Il generale candidato alle europee con la Lega tenta di uscire dall’angolo: “Mai parlato di classi separate, ma di strutture adeguate. Le critiche dei leghisti solo diatribe interne”. Dalla politica ancora condanne bipartisan. La Russa: se avesse una figlia con handicap capirebbe di aver detto una sciocchezza. Un atleta paralimpico lo difende: sottoscrivo le sue parole.
AGI – “Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate e dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità. Esattamente quello che molti genitori con bambini disabili vorrebbero fare ma purtroppo queste strutture sono pochissime e le liste d’attesa sono lunghissime”. Lo precisa il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle europee ad Affaritaliani.it.
“Basta rileggere le mie dichiarazioni per rendersi conto di quanto io abbia voluto esprimere, anche citando la necessità che degli specialisti si occupino specificatamente delle disabilità. Purtroppo c’è il malcostume, da parte di una certa stampa, di fare titoli altisonanti che esulano dalle parole espresse nell’intervista con lo scopo preciso di demonizzare l’interlocutore e di snaturane i pensieri espressi”, aggiunge. Quanto alle critiche di molti esponenti della Lega, come il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, “sono diatribe interne al partito che reputo più che legittime ma che non mi interessano. Io ho un’idea di tradizione, di patria, di cultura e di sovranità molto simile a quella della Lega e che porterò avanti in maniera indipendente”.
Le critiche non l’hanno infastidite, “sono discussioni interne che non mi riguardano. Il problema verrà risolto dal voto dei cittadini, se mi voteranno sarò eletto altrimenti farò altro. Ringrazio ancora il ministro Salvini per l’opportunità offertami di candidarmi. Con il segretario della Lega non ci sono stati contratti, come qualcuno afferma, ma colloqui e interlocuzioni culminati il 25 aprile con l’annuncio da parte di Salvini della mia candidatura da indipendente nelle liste della Lega”.
La bufera era scoppiata dopo un’intervista del generale alla Stampa. Vannacci aveva espresso alcune convinzioni (“l’italiano ha la pelle bianca, lo dice la statistica”; l’omosessuale che “ostenta da esibizionista deve accettare le critiche”; “l’aborto non è un diritto”; gli studenti a scuola, compresi i disabili “vanno divisi in base alle loro capacità”) accolte con gelo dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Roberto Vannacci “non è della Lega”, aveva detto Giorgetti a Varese a margine dell’evento a sostegno della candidatura alle europee, nelle liste della Lega, di Isabella Tovaglieri.
La Russa: su scuola e handicap sciocchezza da Vannacci
“Se avesse avuto una figlia con un handicap, o avesse un nipote con un handicap, avrebbe capito di avere detto una sciocchezza” ha commentato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso dell’intervista pubblica alla Conferenza programmatica FdI.
Un amico d’infanzia disabile, “aiuti siano specifici”
Il generale Roberto Vannacci “con pacata umiltà si dichiara non conoscitore di tali problematiche, esprimendo con un’analisi diretta, coraggiosa e di grande realtà, il delicato argomento” della disabilità: con queste parole un disabile amico d’infanzia del candidato leghista alle europee, Norberto De Angelis, ha difeso le parole di Vannacci sui disabili in una lettera che l’AGI ha potuto visionare. A suo dire Vannacci “è inequivocabilmente diretto e chiaro quando esalta e non denigra la categoria (dei disabili, ndr) e son certo che lo fa di cuore, perché è sempre col cuore che mi ha accolto in casa sua vicino le sue due figlie”.
“Ma come fate a essere cosi’ miopi da non realizzare che ogni disabilità va analizzata caso per caso senza generalizzarla?”, si è chiesto. “Quando si parla di disabilita’, a quale tipo si è indirizzati? Disabile motorio o psichico o intellettivo o sensoriale? Disabile dalla nascita o post malattia o post trauma?”, prosegue De Angelis, “capite bene che la parola stessa racchiude miriadi di diversità, trattamenti educativi, d’insegnamento scolastico, medici, psicologici” e altro. “Se da una parte la vita sociale, specie negli istituti scolastici, e l’amicizia fra individui senza patologie con dei disabili aiuta la conoscenza sul come relazionarsi con loro e quindi da adulti avranno maggiori riguardi e rispetto”, osserva, “è altresì vero che la capacità d’apprendimento delle disabilita’ mentali, hanno dinamiche tutte loro e troppo soggettive. Non nascondiamoci dietro un dito o fare i finti moralisti”.
Mule’ (FI), sui disabili una fesseria offensiva
“Il generale Vannacci ha detto una solenne fesseria, per giunta gravemente offensiva: e’ un pensiero che non trovera’ mai cittadinanza in chi aderisce a Forza Italia. Siamo quelli che abbiamo messo all’indice, etichettandole come vergognose e da voltastomaco, le argomentazioni fatte dal partito di estrema destra tedesco Afd sui disabili a scuola del tutto sovrapponibili a quelle di Vannacci”. Lo ha detto Giorgio Mule’, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia intervenendo a Sky tg24. “Un tema delicato e anzi delicatissimo come la disabilita’ – ha aggiunto – pretende conoscenza, approfondimento, rispetto e dunque non si affronta con superficialita’ o peggio con una battuta. Vannacci, per quanto mi riguarda e molto prima di quest’ultima sgrammaticatura, nella classe della politica era gia’ idealmente dietro la lavagna. “Le campagne elettorali pero’ servono a questo: chi va a votare – conclude Mule’ – deve esprimere una preferenza sulla persona, dunque e’ bene che conosca i candidati perche’ se li conosci li puoi anche evitare”.
Brambilla (Nm-Maie), chieda scusa a tutti gli italiani
“Il generale Vannacci dovrebbe chiedere scusa, innanzitutto ai bambini e ai ragazzi disabili, alle loro famiglie e poi a tutti gli italiani. Se si realizzasse la societa’ che immagina, vivremmo tutti in un incubo. La discriminazione non e’ uno strumento di governo, ma il prodotto di ideologie ottocentesche che nel secolo scorso hanno gia’ provocato immani disastri”. A dirlo Michela Vittoria Brambilla (Nm-Maie), presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “Anche al netto delle precisazioni e delle mezze marce indietro – avverte la deputata di Noi moderati – si tratta di un’idea semplicemente intollerabile. La moderna pedagogia dice altro e l’inclusione e’ un obiettivo generalmente condiviso. Escluso Vannacci, s’intende. Come ha potuto la Lega, che esprime il ministro per le Disabilita’, candidare il generale, sostenitore di una sorta di apartheid scolastico? Non a caso parliamo di disabilita’ al plurale. Le disabilita’ sono molte e di tipo diverso. Ma tutti coloro che ne sono portatori devono affrontare quotidianamente delle sfide, dalle barriere architettoniche alla varieta’ dei pregiudizi. La risposta non puo’ essere la ghettizzazione fin dall’infanzia, vorrebbe dire tornare ad un passato ormai consegnato all’archivio. Al contrario: i nostri figli devono crescere insieme e bisogna dare supporto ai ragazzi che hanno esigenze speciali, con investimenti adeguati e persone formate allo scopo. Da un candidato all’Europarlamento ci si aspetterebbe un impegno in questa direzione”.
Sbrollini, anche in Veneto disagio per le scelte di Salvini
“Dopo l’ennesima serie di sparate di ieri, non ultima quella sulle classi separate per i bambini disabili, il malumore tra i colleghi e la base leghisti per la candidatura di Vannacci si fa sempre piu’ palpabile e diffuso”. Lo dice Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva. “Il disagio per le scelte di Matteo Salvini sembra non risparmiare nessun livello politico. All’aperto disappunto del presidente del Friuli-Venezia-Giulia Fedriga e del vice-presidente del Senato Centinaio, fa riscontro sui territori un’analoga insoddisfazione. A Vicenza, per esempio, la crescente insofferenza per Vannacci e’ ormai evidente. A dimostrazione che anche in Veneto il consenso per Salvini sta sprofondando. Che questo, anche complice la mancata concessione a Zaia da parte del governo del terzo mandato, succeda in una terra storicamente a trazione leghista, apre interessanti prospettive per i partiti riformisti come Stati Uniti d’Europa. Ci sono tutti i presupposti per un cambiamento del panorama politico”, conclude.
Cateno De Luca, patetico, e’ mela avvelenata per Salvini
“Ho letto stamattina la patetica ricostruzione del generale Vannacci per tentare di uscire dall’imbarazzo nei confronti della Lega dopo che sono emersi alcuni retroscena dei suoi rapporti con me. Lui dice che e’ stato avvicinato da miei sgherri, mi tocca invece smentirlo e raccontare che sono stato avvicinato per conto suo da persone rispettabilissime e alcune di pari grado del generale”. Lo dice il leader di Sud chiama Nord e federatore della lista Liberta’ Cateno De Luca che aggiunge: “All’ipotesi di un incontro con lui ho detto no, perche’ le sue ‘non idee’ sono lontane dalla mia storia politica e dalla mia sensibilita’ umana. Ho sempre combattuto le disparita’ e sono sempre stato accanto a coloro che vengono ghettizzati per la loro diversita’ scagliandomi contro i vari Vannacci. Oggi alla luce di quanto accaduto nelle 48 ore successive all’ufficializzazione della sua candidatura nella Lega posso dire di aver fatto un buon lavoro avendo contribuito a far accettare buona parte delle folli condizioni poste dal Vannacci a Matteo Salvini. Ho fatto di tutto affinche’ Vannacci diventasse la mela avvelenata di Matteo Salvini esponendomi con interlocuzione e predisposizione di simboli per alimentare la ‘megalomania politica del Vannacci pensiero’. Sapevo da alcuni miei autorevoli contatti all’interno della Lega che la trattativa con Vannacci si era arenata per la sua pretesa di avere un suo riferimento nel simbolo e la candidatura in tutti i collegi come capolista. Sono stato al gioco ed ho incalzato gli autorevoli intermediari a fare presto perche’ comunque io stavo depositando il simbolo e stavo chiudendo le liste per come poi effettivamente e’ stato. Ho fatto questo lavoro non per il Vannacci ma per mettere ulteriormente in evidenza l’inquietante personalita’ politica di Matteo Salvini, ormai sempre piu’ un pugile suonato nel derby con Forza Italia. Ero certo che all’interno della Lega nessuno volesse Vannacci ed infatti tutti lo rinnegano, soprattutto la base che ha fatto grande la Lega. Adesso mi aspetto dai veri leghisti un vero ‘vaffa’ all’interno della urne. Buona campagna elettorale Matteo! Continua cosi’…”.
Savino, da lui parole gravi sui disabili
“Per fare campagna elettorale, alla ricerca di un voto in piu’, non si puo’ legittimare una concezione della societa’ in cui non esistono i diritti, o peggio, in cui i diritti esistono solo per chi ci e’ simpatico o ci aggrada. Questo non ha nulla a che vedere con la liberta’ di opinione, ma e’ offensivo per la storia e la cultura del nostro Paese. Anche per questo, le parole di Roberto Vannacci, che ancora oggi veste una divisa, sui disabili sono particolarmente gravi ed offensive. La nostra societa’ deve fare tutto il necessario per continuare ad abbattere quelle barriere che sono esistite per troppi decenni, potenziando i servizi sociali a supporto dell’autonomia delle persone con disabilita’ e delle loro famiglie, non certo tornare indietro, creando nuovi ghetti”. Lo ha detto il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, e segretario regionale di Forza Italia in Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino.
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