Vaccinazione anti-Papilloma, anche il Garante boccia la Puglia. Nocco (FdI): «L’illogicità della Giunta Emiliano emerge ancora una volta!»

La senatrice: “Il Garante conferma l’illegittimità della legge regionale. Solo una norma nazionale può regolamentare la documentazione sanitaria per l’iscrizione scolastica.”

di Redazione

ROMA – Recentemente, il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato un avvertimento formale alla Regione Puglia riguardo ai trattamenti di dati personali previsti dalla legge regionale che introduce l’obbligo per gli studenti di scuole medie, superiori e università di presentare una certificazione di vaccinazione al Papilloma virus (HPV) per potersi iscrivere ai relativi corsi di istruzione. Tale provvedimento, secondo l’Autorità, violerebbe la normativa privacy.

L’Autorità ha sottolineato che, qualora la Corte Costituzionale dichiarasse l’illegittimità della legge regionale pugliese, i trattamenti di dati effettuati dalla Regione non sarebbero conformi alla disciplina sulla protezione dei dati personali, essendo privi di una idonea base giuridica. Anche in assenza di una pronuncia di illegittimità, i trattamenti sarebbero comunque in contrasto con i principi di necessità e proporzionalità previsti dal Regolamento Ue (GDPR).

Il Garante ha ricordato che il trattamento dei dati relativi alla salute è lecito solo in presenza di una legge statale. Una norma uniforme a livello nazionale potrebbe prevedere l’acquisizione di documentazione sanitaria da parte delle autorità scolastiche e imporre l’onere per studenti e famiglie di produrre tale documentazione. Questo punto è particolarmente rilevante per un vaccino non obbligatorio ai fini dell’iscrizione scolastica.

L’avvertimento è stato comunicato al Presidente del Consiglio dei ministri, alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e inviato per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Inoltre, il Garante ha notificato alla ASL di Lecce le violazioni rilevate nell’ambito di un’istruttoria avviata lo scorso giugno, dopo che alcuni tirocinanti non avevano avuto accesso all’ospedale perché sprovvisti della quarta dose del vaccino anti-Covid.

La senatrice pugliese Maria Nocco, esponente di Fratelli d’Italia, ha commentato duramente la situazione: «L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ammonisce formalmente la Regione Puglia. La legge regionale che introduce l’obbligo per gli studenti di scuole medie, superiori e università di presentare una certificazione in materia di vaccinazione al Papilloma virus (HPV) per potersi iscrivere ai relativi corsi di istruzione viola la normativa privacy sul trattamento dei dati personali.

Il Garante ribadisce la sensatezza dell’impugnazione della legge da parte del Governo Meloni, come preannunciato dal Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, ricordando come solo una norma uniforme a livello nazionale può, infatti, prevedere l’acquisizione di documentazione sanitaria da parte dell’autorità scolastica. L’illogicità della Giunta Emiliano emerge ancora una volta! Ancora una volta emerge la bontà dell’operato del Governo Meloni».

 

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