Un “Parto di cuore” come testimonianza per emozionare Barletta

di ROCIOLA Savio

Il mettersi in gioco… unico modo per diventare genitori, ma diversi modi per esserlo. Nell’ultima serata di ottobre, a chiusura di un mese ancora caldo, nel salone della Chiesa “Santa Lucia” in Barletta, la cultura del libro l’ha fatta da padrona, grazie all’autrice Lops Grazia (commercialista andriese), che ha presentato il suo libro intitolato “Parto di cuore. Dall’Etiopia alle Filippine: il miracolo dell’adozione internazionale”, invitata dal Centro Studi “Barletta in Rosa”

Il tema? “Famiglia e adozione” sarebbe troppo generico, ma osservando la copertina dello scritto, chiudendo gli occhi, si riesce a pensare al “parto” inteso come viaggio o anche al “partorire”, sì, partorire, dato che è la storia della famiglia della scrittrice, dove per il concepimento “è bastato solo lo sguardo” come ha detto l’autrice. Il tutto nato da una chiamata, che rende l’atmosfera più seria, l’ansia, l’attesa, il pensiero, un turbinio di emozioni che hanno il culmine in un abbraccio post partenza per un viaggio straordinario chiamato “adozione”, quello che richiede il coraggio di affrontare le proprie paure e sovente anche il giudizio degli altri. Un libro che sotto forma di romanzo reale racconta la storia della famiglia della scrittrice. ”Anche attraverso le difficoltà, aprendosi al cuore e alla vita scopriamo cose meravigliose nella vita di tutti noi. C’è anche una sorta ti vademecum”, ha dichiarato Grazia Lops durante l’intervista.

Una cicogna, una mongolfiera, che danno il via al tutto, una copertina, quella del libro, che attira e porta con sé l’immagine di una famiglia con la donazione nel sangue, una mamma che si mette a nudo per condividere passo passo la sua esperienza, portandoci per mano nelle tappe di questo “parto di cuore” altro simbolo di genitorialità, che non deve essere un ripiego, un papa che ha accolto con gioia i desideri della moglie e Isabel Tsegereda e Jacob i due figli (guai a parlarne come “figli adottivi”) giunti rispettivamente dall’Etiopia e dalle Filippine.

“Questo pomeriggio è per me un’altra conferma di quella che è la mia missione: divulgare a tutti, indistintamente, ciò che ho avuto la fortuna di capire grazie all’adozione” ha detto l’autrice a conclusione dell’evento. 

Savio Rociola

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