In un caldo e a tratti nuvoloso giovedì di aprile, presso lo stadio comunale “Cosimo Puttilli” di Barletta, sembra ancora domenica. Una domenica di calcio vissuta in campo, dove il Barletta affrontava la Puteolana, in una delle ultime gare valevoli per il campionato di Serie D, e sugli spalti, dove il caloroso tifo biancorosso, sempre delle grandi occasioni, ha come sempre regalato emozioni.
A quattro giorni dalla partita però, bisogna analizzare la nota dolente di tutto il contorno… il perché sembra ancora domenica.
Basta osservare gli spalti, la pista d’atletica, l’erba che fiancheggia la pista, per vedere una distesa di plastica e lattine che possono rimandar la mente alle 5 del pomeriggio di una domenica vissuta allo stadio, tra birra e bibite di vario tipo. Una distesa di bicchieri, bottiglie, lattine, cartoni e perché non aggiungere a questo spettacolo qualche pezzo di sedile rotto e qualche fumogeno usato, che riposano lì da quattro giorni e spesso anche trascinati dal vento, mentre gli atleti che ogni giorno si allenano, sono costretti a spostare questi rifiuti, scansarli o schiacciarli, perché ostacolano la corsa sulla pista. Una pista nuova, dedicata al grande Pietro Mennea, non solo già rovinata abbastanza, dopo essere stata rifatta, dai vari macchinari o macchine che settimanalmente salgono sulle 6 corsie, ma che deve essere perfino discarica della domenica…
Un impianto comunale, interamente gestito dalla municipalizzata BARSA, può essere trattato in questo modo e non essere perlomeno pulito adeguatamente, per senso civico, decoro di una città e rispetto verso gli atleti che ogni giorno si trovano sulla pista per i loro allenamenti.
Si è tanto atteso per uno stadio che doveva rivelarsi un “gioiello”, ma a quanto pare da vantarsi, se non si sa tutto, evidentemente c’è ben poco.
Savio Rociola
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