UCRAINA, ALLEATI DIVISI SULLE ARMI A GRAPPOLO

Gli Stati Uniti invieranno munizioni a grappolo in Ucraina come parte di un nuovo pacchetto di aiuti militari: le indiscrezioni sono ora realtà, dopo la conferma del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, arrivata dopo mesi di dibattito all’interno dell’amministrazione Biden sull’opportunità di fornire a Kiev le controverse armi vietate da oltre 100 paesi, tra cui principali alleati degli Stati Uniti.

“È una decisione difficile. È una decisione che abbiamo rimandato. È una decisione che ha richiesto uno sguardo molto attento al potenziale danno ai civili. E quando abbiamo messo insieme tutto questo, c’è stata una raccomandazione unanime da parte del team di sicurezza nazionale, e alla fine il presidente Biden ha deciso, in consultazione con alleati e partner e in consultazione con i membri del Congresso, di andare avanti su questa strategia”.

Il presidente Joe Biden ha approvato il trasferimento delle munizioni questa settimana, hanno detto i funzionari alla CNN. La CNN ha riferito per la prima volta la scorsa settimana che l’amministrazione stava prendendo in seria considerazione la mossa, poiché le forze ucraine hanno lottato per ottenere importanti guadagni nella loro controffensiva contro la Russia.

Il governo Meloni si smarca sulla decisione degli Usa, ricordando che “l’Italia aderisce alla Convenzione internazionale che vieta la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle munizioni a grappolo. Nel quadro dei valori espressi dall’Alleanza Atlantica, l’Italia auspica l’applicazione universale dei principi della Convenzione”. “Ribadisco la condanna dell’Italia alla guerra d’aggressione della Russia – specifica poi Giorgia Meloni – il supporto totale e costante alla resistenza dell’Ucraina, l’impegno con gli Alleati per costruire un nuovo e più forte modello di sicurezza per l’Europa”.

 

Fonte 9Colonne

 

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