La ricerca coordinata in Italia offre una nuova speranza a coloro colpiti dal mesotelioma pleurico
di Redazione
Ogni anno in Italia, circa duemila individui ricevono una diagnosi di mesotelioma pleurico, un tumore aggressivo spesso associato all’esposizione all’amianto. In passato, la prognosi era spesso infausta, con una sopravvivenza media inferiore a un anno. Tuttavia, uno studio recente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet apre nuove prospettive grazie all’introduzione dell’immunoterapia, considerata più efficace della chemioterapia. Questo progresso è particolarmente significativo per i pazienti con neoplasie non operabili o metastatiche.
La Battaglia contro il Mesotelioma Pleurico
Il mesotelioma pleurico è una forma aggressiva di cancro che colpisce il mesotelio, una membrana fibrosa che riveste organi come i polmoni e la parte interna della gabbia toracica. Nove pazienti su dieci sviluppano questa malattia a causa dell’esposizione all’amianto, nonostante il suo utilizzo sia stato vietato in Italia dal 1992. Il periodo di latenza tra l’esposizione e la comparsa del tumore può estendersi da 20 a 40 anni. La diagnosi spesso avviene in uno stadio avanzato, rendendo la chirurgia impraticabile e riducendo le opzioni di trattamento.
La Svolta dell’Immunoterapia
Uno studio indipendente chiamato IND.227 ha dimostrato che l’immunoterapia con pembrolizumab, in combinazione con la chemioterapia, può migliorare significativamente la sopravvivenza globale. I risultati, presentati durante il congresso nazionale Aiom a Roma, indicano una riduzione del rischio di morte del 21%. A tre anni, il 25% dei pazienti trattati con la combinazione era ancora vivo, rispetto al 17% con la sola chemioterapia. La sopravvivenza libera da progressione è migliorata in modo significativo, e la risposta al trattamento è stata quasi raddoppiata rispetto alla sola chemioterapia.
Impatto della Ricerca e Speranze per il Futuro
L’IND.227 è un trial clinico indipendente condotto da gruppi cooperativi e coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli. Coinvolgendo 440 pazienti in Italia, Canada e Francia, questo studio rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il mesotelioma pleurico. Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, sottolinea l’importanza della ricerca indipendente e le collaborazioni internazionali nel migliorare le cure per malattie rare come il mesotelioma. I risultati di questa ricerca promettono di avere un impatto tangibile sulla vita dei pazienti, offrendo loro una speranza che non era possibile immaginare solo pochi anni fa.
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