Troppi americani in Italia (che vengono curati gratis), Giani: “Si facciano l’assicurazione”

Il presidente della Toscana ha in mente di creare una forma di polizza assicurativa obbligatoria per chi viene in Toscana dall’America e dagli altri paesi extraeuropei: “Non è giusto che non paghino niente per il pronto soccorso”

Autore: Carlandrea Poli

FIRENZE – Contro gli effetti dell’overtourism sugli ospedali la Regione Toscana pensa a una forma di obbligatorietà di polizza assicurativa per i turisti americani ed extra Ue. È quanto annuncia il governatore Eugenio Giani durante una conferenza stampa dedicata ad alcuni provvedimenti in gestazione sulla sanità. Il presidente evidenzia la “marea di turisti“ che affolla l’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze, al pari dei presidi della costa. Allo stato attuale fruiscono gratuitamente di servizi e cure, ma Giani vuole cambiare le cose: “Visto che quando andiamo negli Stati Uniti, anche solo per 10 giorni, dobbiamo fare una bella assicurazione perché se ci succede qualcosa da pronto soccorso o si ha una polizza o ci si serve dei servizi ospedalieri con cifre consistenti da pagare, questo deve valere anche da noi”.

“NOI DA LORO PAGHIAMO PERCHÈ LORO NO?”

In effetti, riflette Giani, “che un turista che viene da un Paese extraeuropeo, come gli Stati Uniti, si presenti al pronto soccorso e non paghi niente non mi sembra giusto anche per un principio di reciprocità, considerate anche la necessità di risorse per la nostra sanità“. Stasera, durante la riunione settimanale della Giunta regionale, Giani proporrà dunque di costituire un gruppo di studio perché, sottolinea ancora, “possa essere prevista in modo intelligente una forma di reciprocità nel momento in cui viene lamentata una grande congestione degli ospedali e non certo per colpa dei cittadini italiani”.

L’IDEA È QUELLA DI UNA POLIZZA OBBLIGATORIA

Alla domanda se sia orientato all’introduzione proprio di un obbligo di sottoscrizione di una polizza, Giani replica: “Certo, così avremo anche la possibilità nei confronti delle assicurazioni di chi affolla i nostri pronti soccorsi di rimpinguare le risorse per la nostra sanità che a quel punto destineremo all’abbattimento delle liste d’attesa o alla giusta remunerazione del personale sanitario”.

 

 

fonte: Agenzia DIRE www.dire.it