Uno spazzolino speciale e un’analisi epigenetica consentono di individuare lesioni precancerose e cancerose con precisione
Una significativa innovazione nella diagnosi precoce dei tumori della bocca potrebbe trasformare la pratica clinica, offrendo un test salivare rapido e preciso per individuare lesioni precancerose e cancerose. Circa 4.000 italiani ricevono ogni anno la diagnosi di tumore del cavo orale, spesso in uno stadio avanzato che complica le terapie. Tuttavia, uno studio condotto da Studium Genetics, spin-off dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ha sviluppato un test basato sull’analisi epigenetica del DNA per migliorare la diagnosi e la prognosi di questi tumori.
Il test utilizza uno spazzolino speciale per raccogliere campioni dalla mucosa orale, inclusi lingua, guancia e palato. Successivamente, i campioni vengono analizzati in laboratorio, utilizzando protocolli di sequenziamento e analisi bioinformatiche. L’analisi quantitativa del livello di metilazione del DNA di 13 geni, noti per essere alterati nei carcinomi orali, consente di individuare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare il carcinoma orale a cellule squamose e il suo precursore, la displasia grave.
Luca Morandi, sviluppatore del test e associato del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, spiega che il test fornisce informazioni diagnostiche, prognostiche e di follow-up con un’elevata precisione. Uno studio multicentrico ha mostrato una sensibilità del 97% e una specificità dell’88%, indicando una notevole capacità di riconoscere sia falsi negativi che falsi positivi.
Il test può rivelarsi particolarmente utile per le persone a rischio, come coloro che superano i 40 anni, consumano alcol o fumano regolarmente, e coloro che presentano lesioni orali sospette. Inoltre, è uno strumento importante per il monitoraggio dei pazienti precedentemente trattati per carcinoma orale, facilitando l’individuazione di recidive che aumentano il rischio di mortalità.
Gli esperti sottolineano l’importanza di individuare precocemente i tumori della bocca, poiché gli stadi iniziali hanno una prognosi migliore e consentono interventi meno invasivi, migliorando la qualità di vita dei pazienti. La nuova metodologia potrebbe rappresentare una svolta nella lotta contro questa forma di cancro, permettendo una diagnosi tempestiva e una gestione più efficace della malattia.
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