Taranto: l’onda del cambiamento con Luca Lazzàro e la forza del Governo Meloni

Dopo vent’anni di amministrazioni di sinistra, Taranto si trova di fronte a un bivio cruciale: Luca Lazzàro, sostenuto con forza dal governo nazionale, incarna la promessa di una nuova era per la città.

di Redazione

(EasyNews24) – Taranto si appresta a vivere una tornata elettorale che potrebbe segnare una svolta significativa nella sua storia recente. Le amministrative del 25 e 26 maggio vedono in Luca Lazzàro, figura di spicco del mondo agricolo pugliese in qualità di presidente regionale di Confagricoltura, il candidato sindaco su cui il centrodestra punta per imprimere un cambiamento radicale dopo due decenni di governo di centrosinistra. La sua candidatura non è passata inosservata a Roma, anzi, ha catalizzato un’attenzione governativa di rara intensità, manifestata attraverso il sostegno diretto di figure di primo piano dell’esecutivo Meloni.

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Fin dal momento della sua designazione, Luca Lazzàro ha potuto contare su un appoggio politico di peso. Quattro ministri – Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Andrea Abodi (Sport),  Tommaso Foti (Affari europei, Coesione e PNRR)  e Guido Crosetto (Difesa) – hanno fatto sentire la loro presenza a Taranto, portando messaggi di sostegno e annunci concreti per il futuro della città. A questi si aggiungono il supporto di due senatori, Filippo Melchiorre e Maria Nocco, di due eurodeputati Michele Picaro e Francesco Ventola, e di tre onorevoli, Dario Iaia, Giovanni Maiorano, e Fabio Roscani, oltre al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. Una dimostrazione corale di quanto il governo Meloni consideri strategica la riconquista di Taranto.

Il candidato Sindaco Luca Lazzàro con i Ministri Abodi (sinistra) e Foti

Il 5 aprile, l’On. Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia, ha aperto le danze a Taranto, parlando chiaramente della necessità di voltare pagina dopo “esperienze evidentemente fallimentari” che hanno portato persino alla conclusione anticipata della precedente consiliatura. Il messaggio è stato chiaro: Fratelli d’Italia non sarà complice di “finti cambiamenti” o di surrogati delle passate amministrazioni, ma punta su un “governo serio, alternativo e stabile” sulla scia di quello nazionale. Luca Lazzàro è stato presentato come l’incarnazione di questa possibilità, un volto nuovo proveniente dalla società civile, lontano dalle dinamiche politiche logore del passato.

l’On. Dario Iaia (sinistra) con il candidato Sindaco Luca Lazzàro

A testimoniare l’impegno concreto del governo, il 12 aprile è arrivata la nomina dell’onorevole Dario Iaia a Responsabile Unico del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’area di Taranto. Questa nomina segna l’inizio di una fase operativa cruciale per la politica di coesione territoriale, con l’annuncio di investimenti significativi che mirano a risanare le ferite del passato e a gettare le basi per un futuro più prospero. Tra gli stanziamenti più rilevanti del governo figurano:

  • 105 milioni di euro destinati al completamento del nuovo ospedale San Cataldo, un’infrastruttura sanitaria fondamentale per la comunità tarantina, che finalmente vedrà la luce grazie a questi fondi integrati con risorse regionali.
  • 330 milioni di euro per i Giochi del Mediterraneo del 2026, un evento di portata internazionale che non solo porterà lustro alla città, ma rappresenta anche un’opportunità unica per investimenti strutturali duraturi.
  • Oltre 750 milioni di euro nell’ambito del Programma Nazionale Just Transition Fund (JTF), una cifra imponente destinata a interventi cruciali come le bonifiche del territorio, la creazione di nuove aree verdi, il ripristino ambientale delle coste e il sostegno all’occupazione e alla formazione in settori chiave come le energie rinnovabili.
  • Ulteriori 100 milioni di euro per garantire la continuità produttiva dell’ex Ilva, un tema delicato e centrale per l’economia locale, assicurando al contempo il pagamento degli stipendi a migliaia di lavoratori diretti e indiretti.
  • 140 milioni di euro (tra fondi europei e nazionali) per sostenere le categorie agricole colpite dalla siccità, dimostrando un’attenzione particolare verso un settore vitale per la regione.

Questi numeri, snocciolati nel corso delle diverse visite ministeriali, delineano un quadro di intervento governativo senza precedenti per Taranto, un segnale tangibile dell’interesse di Roma a risollevare le sorti di una città che ha sofferto a lungo.

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Il Ministro Agricoltura Francesco Lollobrigida con il candidato Sindaco Luca Lazzàro

In netto contrasto con la concretezza degli annunci e il fervore che circonda la candidatura di Lazzàro, sembra regnare una certa incertezza sul fronte degli altri contendenti. A poche settimane dal voto, non si percepisce ancora un programma organico e dettagliato da parte delle altre coalizioni, lasciando spazio a interrogativi sul loro effettivo progetto per la città.

Parallelamente, serpeggia un crescente malcontento tra i cittadini, come testimoniano i numerosi post sui social media, riguardo al fenomeno del “trasformismo” politico. Molti esponenti della passata amministrazione Melucci, percepita da più parti come fallimentare, avrebbero astutamente cercato rifugio in diverse liste civiche, nel tentativo di riciclarsi politicamente e sfuggire al giudizio degli elettori. Questa manovra, definita da molti come un “becero trasformismo politico”, sta alimentando un’ondata di indignazione popolare.

Il Ministro Difesa Guido Crosetto con il candidato Sindaco Luca Lazzàro

Un momento culminante di questa campagna elettorale è stata la visita del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il 19 aprile. Il suo intervento ha offerto una prospettiva lucida e appassionata sul futuro di Taranto. Crosetto ha riconosciuto le “potenzialità enormi” della città, situata in un’area strategica del Mediterraneo destinata a crescere. Ha sottolineato il forte legame di Taranto con le Forze Armate, auspicando un suo rafforzamento e la creazione di un polo per l’industria della difesa, capace di attrarre talenti e generare sviluppo economico.

Pur riconoscendo le “ferite” del passato, legate all’industria e alla stessa presenza militare, Crosetto ha lanciato un appello alla sinergia tra istituzioni per restituire alla città aree non più utilizzate, trasformandole in motori di crescita e innovazione. Rivolgendosi a Luca Lazzàro, lo ha descritto come un esempio di persona onesta e laboriosa, che rappresenta un’alternativa concreta a un passato problematico. Nel passaggio più politico, ha espresso perplessità sulle “coalizioni strane” createsi in vista delle elezioni, sottolineando l’importanza della trasparenza nelle scelte politiche.

La candidatura di Luca Lazzàro si presenta dunque come un’opportunità concreta per Taranto di intraprendere un percorso di autentico rinnovamento. Forte del sostegno di un governo che ha messo sul piatto investimenti significativi e una visione chiara per il futuro, Lazzàro incarna la speranza di un’amministrazione più efficiente, trasparente e vicina alle esigenze dei cittadini. La sfida è ambiziosa, ma il vento del cambiamento sembra soffiare con forza su Taranto, desiderosa di lasciarsi alle spalle vent’anni di “mal governo” e di abbracciare una nuova stagione di crescita e prosperità. Il verdetto delle urne del 25 e 26 maggio sarà decisivo per sancire questa potenziale svolta.

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