Lo scontro avvenuto sulla statale che da Ginosa porta verso il mare. La 45enne coinvolta in un grave incidente già qualche mese fa. L’accusa degli agricoltori: «I cinghiali in quella zona spadroneggiano e sono un problema»
di Cesare Bechis
Aveva avuto un incidente stradale sulla stessa strada qualche anno fa e l’aveva superato. Ma il destino s’è accanito contro Silvia Bastelli, di 45 anni, morta attorno alla mezzanotte di sabato 3 febbraio sul lungo rettilineo della statale 580 Ginosa-Ginosa marina, in provincia di Taranto, dopo aver violentemente tamponato con la sua Hyundai Tucson un furgone Ford Transit fermo sul ciglio della strada dopo aver ucciso un cinghiale che ne aveva attraversato il percorso.
Gli occupanti del furgone avevano abbandonato il mezzo
La donna è morta sul colpo mentre gli occupanti del Transit, tra cui alcune bambine, avevano abbandonato fortunatamente il mezzo e si trovavano al momento dell’impatto sulla cunetta accanto alla carreggiata. Secondo una prima ricostruzione è possibile che la vittima, per scansare la carcassa dell’animale in mezzo alla strada, abbia sterzato finendo addosso al furgone.
Lunedì 5 febbraio i funerali
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Castellaneta che hanno dovuto estrarre dalle lamiere il corpo della donna, le ambulanze del 118, i carabinieri della compagnia di Castellaneta e della stazione di Ginosa. La strada è rimasta chiusa al traffico per alcune ore. I funerali di Silvia Bastelli si terranno lunedì 5 febbraio alle 10 nella chiesa San Martino Vescovo.
La Cia: «Nella stessa sera altro attraversamento killer»
«Ciò che purtroppo temevamo e abbiamo sempre denunciato è accaduto ieri sera. Adesso ognuno deve prendersi le proprie responsabilità: combattiamo questa emergenza con strumenti adeguati perché sono in ballo vite umane». È il commento della Cia Agricoltori Italiani di Puglia che sottolinea come «nella stessa sera, inoltre, a qualche chilometro di distanza, sulla strada provinciale 13 tra Castellaneta e Castellaneta Marina, un altro attraversamento-killer ha mandato fuori strada un veicolo, fortunatamente senza gravi conseguenze per autista e passeggeri». Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale Cia, afferma che «É necessario ripristinare una situazione di equilibrio ambientale che da molti anni non c’è più. Risolvere il problema non è semplice, ma bisogna iniziare ad affrontarlo seriamente, con determinazione, perché oltre ai danni alle colture, stiamo continuando a pagare un tributo altissimo in termini di vite umane. Nell’ultimo anno – spiega – il numero dei cinghiali in Puglia è triplicato. Urge ottenere dal governo opportune modifiche legislative e un quadro normativo nazionale che tenga conto delle dimensioni attuali del fenomeno cinghiali, con un numero di esemplari capace di moltiplicarsi ogni anno in modo esponenziale. Adesso basta questa è un’emergenza che andrebbe gestita al pari di una pandemia».
Rubino: «Emergenza intollerabile»
Vito Rubino, direttore dell’area Due Mari Taranto-Brindisi di Cia, commenta che «quanto accaduto non è tollerabile, lo denunciamo da anni con video, interviste, convegni sul tema e note stampa. In Puglia, a causa delle solite lungaggini burocratiche, le attività di abbattimento selettivo non sono ancora state avviate perciò è evidente che qualcosa non ha funzionato».
fonte: Corriere del Mezzogiorno
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