Maiorano (FdI): “Taranto finalmente protagonista della transizione verde”. La città diventa un punto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie avanzate.
Di Redazione
ROMA (EN24) Prendono ufficialmente il via le attività del Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile di Taranto, un’iniziativa strategica che proietta la città pugliese al centro di un ambizioso piano nazionale per l’innovazione tecnologica e la transizione ecologica. Grazie alla finalizzazione degli ultimi atti di nomina della governance, decisi dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dal ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il progetto diventa finalmente realtà, dopo anni di attesa e incertezze.
“Oggi si compie un importante e significativo passo per rendere Taranto un modello di sostenibilità ambientale e di innovazione nei processi di decarbonizzazione. Dopo aver avviato il rilancio dell’ex Ilva, con la prospettiva di farne il più avanzato impianto di tecnologia green d’Europa, aggiungiamo un altro tassello fondamentale nel mosaico che il governo, fin dal primo giorno, ha messo in campo per ridare a Taranto un ruolo centrale nel futuro industriale del Paese”, ha dichiarato il ministro Urso.
La città si prepara dunque a diventare un hub scientifico e tecnologico d’eccellenza, in grado di sviluppare soluzioni innovative per la produzione industriale sostenibile, l’economia circolare e la riduzione dell’impatto ambientale delle industrie. Il professor Antonio Messeni Petruzzelli, ordinario di Gestione dell’Innovazione presso il Politecnico di Bari, è stato nominato presidente della Fondazione Tecnopolo, mentre Andrea Alunni, esperto di trasferimento tecnologico con esperienza a Oxford e Bruxelles, ricoprirà il ruolo di Segretario Generale. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da Lorenzo Ferrara, Antonio Felice Uricchio, Leonardo Conserva e Maddalena Vietti Niclot.
Grande soddisfazione espressa anche dal ministro Bernini, che ha sottolineato l’importanza strategica dell’investimento: “È un’opportunità unica per Taranto, la Puglia e il Mezzogiorno. Il Mur ha stanziato, con un apposito fondo, 2 milioni di euro per far partire questo grande progetto che, in prospettiva, potrà vedere nel Tecnopolo la sede ideale per implementare le attività finanziate dal Piano ‘Just Transition Fund’ per Taranto”.
Tra i più convinti sostenitori del progetto, l’Onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato: “Finalmente, con la nomina della governance, prenderanno il via le attività del Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile di Taranto. Un progetto, fortemente voluto e supportato dal Governo Meloni attraverso uno stanziamento di ben 2 milioni di euro, che mira a trasformare la città in un centro d’eccellenza per la ricerca e l’innovazione industriale nei processi di decarbonizzazione. Il nostro obiettivo è quello di rendere questo territorio, spesso inascoltato e maltrattato, un esempio della transizione verde, pulito sotto il profilo energetico e sostenibile dal punto di vista ambientale. L’impegno che cercheremo di garantire sarà massimo, serio, concreto e, soprattutto, senza slogan e inutili polemiche”.
L’Istituto di Ricerche Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, istituito con la legge di Bilancio del 2019, si affianca ad altri due poli di eccellenza già attivi: il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale di Torino e il Chips.IT di Pavia. Con questa nuova realtà, Taranto si afferma sempre più come città protagonista dell’innovazione, confermando il suo ruolo chiave nella transizione industriale ed ecologica del Paese.
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