Rinunciano anche Inter e Atletico Madrid, il progetto è naufragato e anche Agnelli sembra aver gettato la spugna
La Superlega europea è un progetto ormai del tutto naufragato, almeno per ora. Dopo il passo indietro delle squadre inglesi e il comunicato degli stessi fondatori sul progetto “da rimodellare”, stamattina si sono sfilate ufficialmente anche Inter e Atletico Madrid. E il presidente della Juventus Andrea Agnelli, che in un’intervista a Repubblica si era detto intenzionato ad andare avanti perché tra i club che vi avevano aderito “c’è un patto di sangue”, in queste ore sembra essersi arreso all’evidenza.
Nella notte, il comunicato della Superlega parlava di “pressione esercitata” sulle 6 squadre inglesi che per prime si sono sfilate ufficialmente dal progetto: si tratta di Manchester City, Chelsea, Manchester United, Liverpool, Tottenham e Arsenal. “La Super League Europea è convinta che l’attuale status quo del calcio europeo debba cambiare. Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta è finalizzata a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l’intera piramide calcistica, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall’intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà materialmente migliorati a tutte le parti interessate del calcio”, si legge nella nota.
“Nonostante l’annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa della pressione esercitata su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente allineata alla legge e ai regolamenti europei come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale per proteggere la Super League da azioni di terze parti. Date le circostanze attuali, riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l’intera comunità calcistica”, conclude la nota.
Stamattina, poi, altre defezioni. “FC Internazionale Milano conferma che il club non fa più parte del progetto Super League – hanno fatto sapere i nerazzurri in un comunicato -. Siamo sempre impegnati a dare ai tifosi la migliore esperienza calcistica; l’innovazione e l’inclusione sono parte del nostro dna fin dalla nostra fondazione. Il nostro impegno con tutte le parti interessate per migliorare l’industria del calcio non cambierà mai. L’Inter crede che il calcio, come ogni settore di attività, debba avere interesse a migliorare costantemente le sue competizioni, per continuare ad emozionare i tifosi di tutte le età in tutto il mondo, in un quadro di sostenibilità finanziaria. Con questa visione continueremo a lavorare insieme alle istituzioni e a tutte le parti interessate per il futuro dello sport che tutti amiamo”.
E dalla Spagna, l’Atletico Madrid ha fatto sapere di avere “comunicato alla Superlega e al resto dei club fondatori la propria decisione di non formalizzare la propria adesione al progetto”.
“L’Atletico Madrid -si legge nel comunicato- ha deciso lunedì scorso di aderire a questo progetto in risposta a circostanze che oggi non esistono più. Per il club è essenziale l’armonia tra tutti i gruppi che compongono la famiglia biancorossa, soprattutto i nostri tifosi. La rosa della prima squadra e il suo allenatore hanno mostrato la loro soddisfazione per la decisione del club, consapevoli che i meriti sportivi devono prevalere su ogni altro criterio”. Intanto, cede oltre l’11% in Borsa la Juventus. A Piazza Affari, il titolo della società bianconera perde l’11,12% a 0,77 euro.
fonte: adnkronos
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