Taranto – “La provincia di Taranto non può continuare ad essere trattata come la ‘Cenerentola’ della sanità pugliese”. È con queste parole che il consigliere regionale Renato Perrini, capogruppo di Fratelli d’Italia, denuncia una situazione ormai insostenibile per il territorio ionico.
Durante un periodo cruciale come quello della sessione di bilancio, Perrini ha chiesto con forza un maggiore stanziamento di risorse per la sanità tarantina, evidenziandone il ruolo non solo come punto di riferimento per i cittadini della provincia, ma anche per le regioni limitrofe, come la Basilicata e la Calabria.
“Non è accettabile che si continui a discutere di problematiche irrisolte che penalizzano il diritto alla salute dei tarantini – ha sottolineato Perrini – soprattutto considerando che la sanità ionica deve spesso sopperire anche alle carenze delle province pugliesi confinanti”.
Un punto critico, secondo Perrini, è rappresentato dal nuovo ospedale San Cataldo, un cantiere che si protrae da oltre dieci anni e che ha già comportato un costo di 300 milioni di euro: “Se per Emiliano il San Cataldo è la panacea di tutti i mali, è bene ricordargli che il diritto alla salute dei tarantini è stato sistematicamente dimenticato in questi anni di attesa”.
Tra gli esempi concreti, il consigliere cita il presidio ospedaliero Giannuzzi di Manduria, che gestisce tra i 20mila e i 30mila accessi al pronto soccorso annualmente: “Nonostante sia stato ristrutturato, mancano i medici, che non sono incentivati a lavorare in quella struttura”.
Perrini ha poi rivolto un appello al neo assessore al Bilancio, Fabiano Amati, che in passato si è battuto per i temi della sanità: “Ora che ha la possibilità di gestire i fondi della Puglia, auspico che sia incisivo. Presenterò emendamenti in sessione di bilancio sulla sanità tarantina e vedremo come si comporterà la Giunta regionale su questo tema”.
L’appello di Perrini è chiaro: superare le differenze politiche per garantire un futuro migliore alla sanità tarantina, una risorsa cruciale per tutto il Mezzogiorno.
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