Il 30 ottobre nella cattedrale di Pinerolo alle ore 10 saranno ordinati diaconi in vista del sacerdozio Davide Porcu, 29 anni, originario della Sardegna; Andrea Dibattista, 30 anni, abruzzese; e Paolo Ramon Mendoza Rojas, 40 anni, originario del Nicaragua. Tutti e tre si sono formati nel Seminario Redemptoris Mater di Luserna Alta.
Di Ives Coassolo
La vocazione
Davide ha iniziato il seminario già al termine delle scuole superiori. «Sono il primo di otto fratelli. La mia famiglia ha sempre frequentato il Cammino neocatecumenale dove è nata la mia vocazione. Nel 2018 ho terminato gli studi di teologia presso la facoltà di Torino e sono stato in missione in Israele e due anni in Messico». Ad oggi Davide persegue la licenza di teologia morale presso lo studio teologico di Lugano.
Andrea, invece, lavorava in un’azienda in Abruzzo. «Nel 2011, all’età di 20 anni, sono entrato in seminario dopo aver abbandonato per lungo tempo la chiesa come molti ragazzi dopo la cresima. La lettura di un libro-testimonianza del calciatore Le Grottaglie mi ha colpito in un momento di crisi esistenziale. Da lì ho cominciato il cammino neocatecumenale dove è nata la vocazione. Prima pensavo solo al matrimonio. Ma il Signore aveva altri progetti. Mi sono “alzato” [secondo l’esperienza dei giovani nei gruppi neocatecumenali per cui si alza chi sente la vocazione “a partire” per diventare sacerdote, n.d.r.] durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid». Dopo aver concluso la teologia a Torino ha svolto la sua missione in Sicilia. Ad oggi persegue la licenza in teologia dogmatica presso lo studentato teologico di Lugano.
Pablo, infine, è quarto di sei fratelli; già a 14 anni frequentava il Cammino neocatecumenale. Poi ha studiato ed è diventato tecnico meccanico industriale lavorando per 13 anni. «Sin da quando avevo 14 anni mi aveva colpito un pellegrinaggio-missione che era stato svolto nella mia città. Ma poi mi ero fidanzato. Ad un tratto mi sono sentito vuoto pur avendo tutto. Dopo tre o quattro volte che mi trovavo indeciso se alzarmi o no nelle riunioni dei neocatecumenali mi sono alzato nel 2011. Ho svolto una convivenza a Porto San Giorgio in Italia. Il mio primo seminario è stato ad Avignone e poi sono giunto a Pinerolo». Pablo ha studiato teologia a Fossano e svolto la missione in Spagna e ad Ivrea.
Le aspettative
«Non ho una aspettativa precisa di quello che verrà – racconta Davide -. Il Signore mi ha sempre sorpreso e non sono mai stato deluso. Sono disponibile a tutto ciò che mi verrà chiesto di fare».
Andrea aggiunge: «Sono emozionato e ho un po’ di timore. Passeremo dalla comunità del seminario a una realtà parrocchiale. Continuerò ad imparare, soprattutto come gestire una parrocchia. Sono contento e anche in pace perché so che il Signore non ci lascia».
«Diacono significa servitore – spiega Pablo -. Ho un po’ di timore per il nuovo capitolo della vita, ma timore è diverso da paura. Il Signore è sempre presente. Il Signore ci ha formato per dedicarci agli altri con amore. Pur nelle difficoltà sono stato molto bene già nelle parrocchie che ho vissuto».
Una parola ai giovani in ricerca
Andrea: «Dio non ti imbroglia. È un padre che fa di tutto per i suoi figli. Ciò che a me è servito è guardare i fatti della storia personale. Mi diceva un presbitero: la pace è il segno che quello che stai facendo è la volontà di Dio».
Pablo: «A un giovane in dubbio direi: non puoi dire che quella torta è buona finché non l’assaggi. Prova e nessuno ti giudica se poi non ti trovi».
Davide: «La vocazione è entrare in dialogo con Dio. È importante alimentare il dialogo con Dio per comprendere la propria vocazione. La vocazione è una delle modalità di vivere il proprio rapporto con Dio».
La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube di Vita Diocesana
fonte: Vita Diocesana
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