Russia, secondo giorno di presidenziali. Kiev rivendica: “Violato sistema di voto elettronico”

Affluenza al 38,5%. “L’intelligence ucraina ha condotto cyber attacchi contro i servizi informatici del partito”, riferiscono fonti militari

Seconda giornata di voto per le elezioni presidenziali in Russia, dove alle 8 ora di Mosca ha votato il 38,5% degli elettori chiamati alle urne per consegnare un nuovo mandato a Vladimir Putin. Il vice presidente della Commissione elettorale russa, Nikolai Bulaev, ha sottolineato in particolare la partecipazione al voto elettronico, arrivata all’82% degli aventi diritto registrati sulla piattaforma Deg. Ieri ha votato così anche Putin.

Kiev rivendica cyberattacchi ai seggi

L’intelligence militare ucraina ha violato il sistema di voto elettronico delle elezioni russe e condotto cyber attacchi contro i servizi informatici del partito Russia unita che sostiene il presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive Ukrinform citando fonti dei servizi militari di Kiev. “Il sito web dei servi statali russi non funziona. Il sistema di voto mente. Gli specialisti informatici dell’intelligence militare ucraina hanno aggirato tutti i sistemi di protezione. Andremo avanti fino alla fine delle votazioni”, riferiscono le fonti di Ukrinform, aggiungendo che vi sono attacchi informatici anche contro Russia Unita.

Il partito vicino a Putin ha intanto denunciato un attacco “su larga scala” a tutti i suoi servizi elettronici. Il canale Telegram di Russia Unita ha riferito che, per garantire il funzionamento delle infrastrutture critiche dei suoi servizi digitali, è stato necessario sospendere alcune “risorse secondarie”. Il partito afferma che la maggior parte dei cyberattacchi sono stati respinti grazie all’intervento del Roskomnadzor, l’Agenzia federale russa per la supervisione delle telecomunicazioni.

Mosca: Occidente ha fatto di tutto contro le elezioni

“Mi sembra che nell’ultimo anno abbiano fatto di tutto per disturbare o impedire le elezioni presidenziali, distorcere in diversi modi il concetto di elezioni”. E’ l’accusa agli “avversari” in Occidente arrivata dalla portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, in dichiarazioni all’agenzia Tass.

Zakharova ha puntato il dito contro l’Occidente, accusato di campagne di disinformazione sul web, del blocco di app di organizzazioni russe e piattaforme digitali, “un fattore di influenza molto serio”. “Sono stati utilizzati tutti i metodi – ha affermato – Ma a nulla è servito”. Zakharova ha parlato di “unità” in Russia. E, ha detto, “questo provoca furia selvaggia, odio e aggressione”.

 

fonte: Adnkronos

 

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