Povero ambiente: revocati a Barletta € 19.507,60

Ancora una volta fondi persi… Questa volta, per la città di Barletta, oltre ai cittadini, che come sempre rimangono inermi in attesa, ne va di mezzo l’ambiente, la pulizia e il decoro.

Il 28 giugno, attraverso un atto dirigenziale, il Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana della Regione Puglia, ha comunicato  di aver revocato al Comune di Barletta un finanziamento del 2015, di € 19.507,60, utile a compiere interventi di rimozione e smaltimento di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche. L’atto dirigenziale motiva la revoca del finanziamento, richiamando ed addebitando al Comune di Barletta degli inadempimenti burocratici, utile a rendicontare il corretto uso dei fondi forniti: “Preso atto che il Comune di Barletta (BT) non ha trasmesso la documentazione richiesta con note prot.n.917 del 24.01.2023 e n. 3577 del 16.03.2023 e non ha riscontrato la nota prot.n. 5580 del 27.04.2023”.

Basta girarsi intorno, affacciarsi in zone di campagna, in via Callano, nelle zone circostanti il Santuario o Via Canosa e addirittura in città, per poter notare un fenomeno, quello dell’abbandono illecito dei rifiuti e rendersi conto anche di questo grande problema che attanaglia la città.

L’azione della Regione Puglia, per contrastare l’annoso fenomeno dell’abbandono rifiuti, continua anche quest’anno. È stato pubblicato l’ “Avviso pubblico per la concessione di contributi per la rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche”, al fine di promuovere questi interventi di risanamento ambientale, attraverso l’eliminazione di situazioni di degrado ambientale e paesaggistico, che possono anche avere un grave rischio sanitario. Ora bisognerà vedere con il tempo, se la città della Disfida, si lascerà sfuggire negli anni anche questo finanziamento che in base a delle variabili, può avere un contributo massimo concedibile di 50.000,00€.

Utile anche ricordare che al momento, la delega all’ambiente è ancora in mano al primo cittadino Cannito, che la detiene fin dalla fine della prima sindacatura, dopo le dimissioni di Annamaria Riefolo, ma al momento si stenta a riconoscere l’effettivo risultato nel detenere per se l’azione politica di questa importante branchia amministrativa. Ambiente, quasi uno sconosciuto, una tematica talmente complessa da non poter essere ignorata o gestita in modo residuale stante le notevoli problematiche che spesso emergono per il tramite di associazioni, comitati o liberi cittadini.

Savio Rociola

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