L’annuncio sulla salute del Papa: «Necessari accertamenti diagnostici per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tuttora in corso». Il ricovero al termine delle udienze di oggi: resterà in ospedale per qualche giorno
CITTÀ DEL VATICANO – Papa Francesco è ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma. Ad annunciarlo è stata la Santa Sede questa mattina: necessari, per il Papa, alcuni «accertamenti diagnostici», e poter «proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tuttora in corso».
Per questo è ragionevole che il ricovero si protragga per qualche giorno.
È da una decina di giorni che Bergoglio, 88 anni compiuti a dicembre, non sta bene.
Ha l’aria stanca, gli occhi cerchiati, la voce un po’ affannata, il viso gonfio di chi si sottopone a una terapia cortisonica per respirare meglio: «Sono malato, ho una bronchite, abito qui e non posso uscire», ha raccontato lui stesso lunedì scorso, mentre riceveva a Santa Marta il rettore della grande moschea di Parigi.
Il Papa ha la bronchite acuta
La bronchite ricorrente si è acuita la scorsa settimana. Nell’udienza generale del 5 febbraio aveva rinunciato a pronunciare la catechesi, affidandola a un collaboratore, e lo stesso ha fatto mercoledì scorso.
Bergoglio ha proseguito i suoi impegni quotidiani ma da sabato ha cominciato a tenere le udienze nell’albergo vaticano dove vive anziché nel palazzo apostolico.
Domenica 9 febbraio era stato però costretto a interrompere l’omelia che stava tenendo per una celebrazione giubilare: «Ho difficoltà nel respiro», aveva detto, prima di fermarsi.
Quarto ricovero al Gemelli
Per il Papa si tratta del quarto ricovero al Gemelli. I mesi freddi sono i più difficili, è il secondo inverno che Francesco passa tra influenze, raffreddamenti e bronchiti.
I problemi respiratori si sono ripetuti con frequenza sempre maggiore da quando, il 29 marzo 2023, il Papa si sentì male dopo un’udienza generale e venne ricoverato d’urgenza al Gemelli. Si parlò di una bronchite ma lo stesso Francesco rivelò più tardi che si era trattato di «una polmonite acuta e forte, nella parte bassa dei polmoni».
Era il secondo ricovero al Gemelli, dopo quello del 4 luglio 2021 per un’occlusione intestinale.
Il terzo, un paio di mesi dopo la polmonite, avvenne il 7 giugno 2023 per un’altra operazione all’intestino.
Il lobo del polmone destro asportato da ragazzo
Anche da giovane, papa Francesco ebbe un importante problema di salute: a 21 anni venne operato per una grave polmonite, e gli venne asportato il lobo superiore del polmone destro.
Di quel «difficile momento», Francesco ha parlato con il giornalista e medico argentino Nelson Castro nel libro sulla salute dei Papi, «La salud de los Papas»: «Quando mi sono ripreso dall’anestesia», ha detto, «il dolore che sentivo era molto intenso, ma ho sempre avuto la convinzione che sarei guarito. Non ho mai provato affaticamento o mancanza di respiro. Come mi hanno spiegato i medici, il polmone destro si è espanso e ha coperto tutto l’emitorace omolaterale».
I dolori, la sedia a rotelle
Negli ultimi tempi gli acciacchi si sono infittiti, come del resto è normale in un uomo della sua età.
Prima di Natale è comparso per la prima volta un apparecchio acustico. Il dolore al ginocchio, una gonartrosi, lo costringe a muoversi quasi sempre in sedia a rotelle. Talvolta muove qualche passo appoggiandosi al bastone, ma tra dicembre e gennaio è caduto due volte, procurandosi una contusione al mento e un’altra al braccio. Così si muove poco, il fisico si è appesantito e anche questo non aiuta la respirazione.
Intanto, è stata annullata l’udienza giubilare del sabato e la messa di domenica per il Giubileo degli artisti sarà celebrata dal cardinale José Tolentino de Mendonça, «ministro» della Cultura vaticano. «A causa dell’impossibilità del Papa a parteciparvi», è stata annullata anche la visita a Cinecittà e l’incontro con gli artisti che Francesco avrebbe dovuto compiere lunedì mattina.
fonte: Corriere.it
Be the first to comment on "Papa Francesco ricoverato da oggi al policlinico Gemelli: «La bronchite è diventata acuta, la terapia cortisonica non basta»"