Nave Olterra, la nuova Unità della Marina Militare prende forma a San Giorgio di Nogaro

foto SHIPPING ITALY

Avanza la costruzione della nave. esemplare di innovazione e supporto subacqueo

A San Giorgio di Nogaro (Udine), presso il cantiere Cimar del gruppo T. Mariotti (Genova Industrie Navali), sta prendendo corpo la nuova NAVE OLTERRA, commissionata dalla Marina Militare Italiana. Questo innovativo progetto navale è stato visitato dalla Direzione degli Armamenti Navali del Segretariato della Difesa, guidata dall’Ammiraglio Ispettore Capo Giuseppe Abbamonte, accolta dal presidente Marco Bisagno e dal team di progetto SDO SuRS (acronimo di Special and Diving Operations – Submarine Rescue Ship).

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Avanzamento dei Lavori e Dettagli Tecnici

Durante la visita, la delegazione ha potuto constatare il significativo avanzamento dei lavori, iniziati ad aprile 2023. La costruzione della Nave Olterra, destinata a sostituire la Nave Anteo, è in pieno svolgimento grazie all’impegno delle maestranze del cantiere. Tra le installazioni già realizzate spiccano i basamenti delle gru imponenti, il foro del moon pool, l’area per gli assetti diving e il ponte dedicato alle operazioni di soccorso sommergibili.

Nave Anteo, che sarà sostituita da Nave Olterra è un’unità della Marina Militare che svolge il compito di nave appoggio subacqueo per i Palombari del COMSUBIN

La nave Olterra sarà unica nella flotta della Marina Militare, equipaggiata con un sistema di propulsione Integrated Full Electric Propulsion (Ifep), essenziale per il mantenimento della posizione in mare (DP3). Questa tecnologia avanzata, insieme ad altre sofisticate installazioni, renderà la nave un riferimento nel supporto subacqueo sia militare che civile.

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Tempistiche e Futuri Passaggi

Secondo l’aggiornamento fornito dal cantiere, il completamento della porzione di scafo galleggiante è previsto per luglio 2024. Successivamente, la nave sarà trasferita a Genova entro ottobre 2024, con il varo programmato per luglio 2025. La nave Olterra rappresenterà una risorsa fondamentale per le operazioni subacquee, potenziando la capacità di soccorso per i sommergibili in difficoltà e supportando varie attività subacquee.

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Con la realizzazione di questo progetto, la Marina Militare Italiana compie un importante passo avanti nell’innovazione e nella sicurezza marittima, rafforzando il proprio ruolo nella dimensione subacquea del dominio marittimo.

NAVE OLTERRA e il comunicato Mariotti/DRASS

La nuova unità SDO-SuRS (Special and Diving Operations – Submarine Rescue Ship) è la risposta della Marina Militare e della cantieristica nazionale per il supporto alle operazioni speciali, a quelle subacquee e per il soccorso sommergibili sinistrati, nonché alla crescente esigenza di protezione delle vitali infrastrutture subacquee del Mediterraneo. La nave fornirà inoltre supporto alle nuove generazioni di droni e sommergibili, anche essi sviluppati da aziende italiane, grazie all’eccellenza del settore ed al coordinamento che verrà fornito dal nascente Polo Nazionale della Subacquea.

Elemento centrale delle capacità diving della nave sarà costituito dall’impianto di immersione in saturazione di produzione DRASS denominato “Serie 100”. Il sistema permetterà a 12 operatori subacquei del GOS (Gruppo Operativo Subacquei) del COMSUBIN della Marina Militare di condurre immersioni in saturazione fino ad una quota di 300 metri. Il cantiere T. Mariotti integrerà inoltre, su questa piattaforma avanzata, strumenti sofisticati quali sensori elettroacustici (sonar multifrequenze e scanner rimorchiati), sistemi idro-oceanografici con sonde trainate, veicoli subacquei filoguidati (ROV – Remote Operate Vehicle) e veicoli autonomi (AUV – Autonomous Underwater Vehicle).

Ulteriore elemento di grande valenza tecnologica sarà la capacità di imbarcare in tempi rapidissimi il sistema di soccorso sommergibili aerotrasportabile SAVER, realizzato dalla RTI Drass – SAIPEM.

Grazie ai sensori di bordo la nave sarà in grado di localizzare un sommergibile sinistrato posato sul fondo, mantenersi sulla verticale di quest’ultimo attraverso l’utilizzo del sistema di posizionamento dinamico DP (Dynamic Positioning) e prestare soccorso al personale intrappolato a bordo attraverso il sistema SAVER.

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L’unità SDO- SuRS rappresenta una delle piattaforme più avanzate al mondo realizzate per questo scopo, il cui fiore all’occhiello è rappresentato dalla polivalenza operativa, che non si limita alle funzioni di soccorso sommergibili e al supporto delle operazione speciali del COMSUBIN, ma copre un più ampio spettro di operazioni subacquee, anche in ambito civile, quali ricerca di elementi inquinanti, l’esplorazione dei fondali, il supporto all’archeologia marina e l’attività di riparazione e manutenzione strutturale di infrastrutture posate sui fondali.

Marco Ghiglione, Managing Director di T. Mariotti ha dichiarato che “Servire l’Industria della Difesa realizzando la nave SDO-SuRS è motivo di prestigio per la nostra attività e per il Made in Italy quale simbolo di eccellenza manifatturiera. Consegneremo alla Marina Militare Italiana un concept italiano in cui confluiscono le migliori professionalità italiane, come quella di Drass che fornirà il sistema diving, elemento caratterizzante dell’unità navale”.

Sergio Cappelletti, Managing Director di DRASS ha commentato: “Siamo grati a MMI ed al Cantiere Mariotti per il coinvolgimento in questa importante iniziativa. Il progetto SDO-SuRS è emblematico dell’eccezionale valenza dell’industria cantieristica e subacquea nazionale, e rappresenta la più completa e tecnologicamente avanzata unità di intervento sottomarino e di soccorso sommergibili al mondo”.

Fonte: comunicato Mariotti/DRASS

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