Il sangue di San Gennaro si è sciolto. Per quest’anno, vista l’emergenza pandemia, miracolo a porte chiuse: non è stato possibile accogliere i fedeli che tradizionalmente affollano il Duomo di Napoli. L’annuncio da parte dell’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe: “Anche in questo tempo di coronavirus il Signore tramite l’intercessione di San Gennaro ha sciolto il sangue”.
L’evento è interpretato da sempre come un segno di vicinanza del Santo al popolo napoletano, e anche in questo caso la liquefazione del sangue conservato nella ampolla viene visto come un segnale positivo, in special modo in relazione alla pandemia e ai dati incoraggianti sulla diffusione del virus che stanno arrivando negli ultimi giorni; ieri i nuovi positivi in Campania erano 30, oggi l’Unità di Crisi ha diffuso l’aggiornamento sulle guarigioni (1376, 44 in più, di cui 1.342 totalmente guariti e 34 clinicamente guariti) e sui decessi (sono 362, sono morte altre 3 persone nelle ultime 24 ore).
Alla liquefazione del sangue erano presenti il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in qualità di presidente della Deputazione di San Gennaro, Riccardo Imperiali di Francavilla, membro della Deputazione, e monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella di San Gennaro. L’annuncio è stato salutato dal tradizionale sventolio del fazzoletto bianco sull’altare del Duomo da parte del membro della Deputazione di San Gennaro.
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