Meloni questa mattina a Napoli: c’è la firma per l’accordo su Bagnoli

Pronta l’intesa con il sindaco e commissario Gaetano Manfredi per l’ira di Vincenzo De Luca

di ANTONIO DE LUCE

È fissato per 11.30 l’appuntamento all’Auditorium di Porta del Parco a Bagnoli. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sarà a Napoliper la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con il Commissario Straordinario di Governo al Sin Bagnoli-Coroglio, Gaetano Manfredi, «per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio». 

LO SCONTRO 

Sono 1,2 miliardi stanziati per l’area occidentale di Napoli. Fondi prelevati dai 5,9 miliardi già destinati alla Campania nell’ambito dei fondi “sviluppo e coesione”. Un qualcosa che ha fatto infuriare il presidente della Regione Vincenzo De Luca che da oltre un anno lamenta i ritardi nella firma dell’accordo di coesione per utilizzare i fondi. Risorse che intanto sono scese circa 4 miliardi per i progetti imposti dall’Esecutivo per il territorio campano, a partire proprio dal miliardo e due per Bagnoli. Per il governatore, infatti, le risorse per Bagnoli andavano trovate dai fondi nazionali e non da quelli già destinati alla Campania. Terreno sul quale è nato anche uno scontro con Manfredi, sindaco di Napoli e commissario straordinario di Bagnoli.

IL FINANZIAMENTO 

Già perchè il sindaco è molto soddisfatto dell’accordo. «Con questo finanziamento si coprono tutte le opere che sono previste a Bagnoli: il completamento della bonifica a terra, la bonifica a mare e la realizzazione delle infrastrutture. Appena sono diventato commissario di governo abbiamo dato grande impulso per avere i progetti esecutivi perché solo così si possono quantificare i finanziamenti necessari, che ora sono arrivati, e si possono realizzare le opere», le parole del primo cittadino nell’ultimo intervento sull’argomento. Delle risorse stanziate circa la metà riguarda la realizzazione degli interventi infrastrutturali e dunque il sistema stradale, il sistema fognario, con il rifacimento dei collettori, la realizzazione del water front e del parco urbano, mentre l’altra metà riguarda la bonifica a mare. Ad oggi per la bonifica a mare è già disponibile il progetto che prevede la rimozione completa della colmata, ma – come ha ricordato Manfredi – «è in corso un approfondimento per valutare una rimozione parziale così come ci è stato chiesto dalla Commissione di valutazione ambientale nazionale. I progettisti ci hanno chiesto sei mesi di tempo e quindi entro fine anno il progetto farà cantierabile». Ora che c’è la copertura finanziaria, partiranno le gare a cominciare da quelle per realizzare le infrastrutture idrauliche e stradali e anche per il parco urbano il cui progetto esecutivo si sta definendo in queste settimane..

I FONDI FSC 

Tornando ai fondi di Coesione, Soltanto sabato c’è stato l’ultimo scontro a distanza tra il ministro Raffaele Fitto e De Luca. Tutto è partito da una nota del titolare del dicastero della Coesione: «Se continueranno a non esserci i presupposti per un accordo» con la regione Campania – ha scritto in un lungo comunicato Fitto, stigmatizzando gli «insulti» di De Luca e il suo atteggiamento «offensivo» – «si procederà con assegnazioni stralcio», «perché i cittadini, i sindaci e tutti i portatori di interesse della Campania non possono attendere le polemiche dettate dalla strumentalizzazione politica». E, poi, una precisazione: «Le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione che il Governo ha deciso di imputare alle Regioni non sono risorse “della Regione”, come strumentalmente e ripetutamente detto, ma sono risorse nazionali che il Governo ha deciso di destinare alle Regioni. La scelta è tra il dialogo ed il rispetto istituzionale – continua il ministro, che cita al riguardo la firma su Bagnoli tra Meloni e Manfredi – e lo scontro e l’insulto». E comunque, conclude, «tutte le risorse saranno garantite al territorio della Campania».A stretto giro la replica del governatore, che definisce la dichiarazione di Fitto «sconcertante nei toni e nei contenuti.    Il ministro continua a non rispondere nel merito all’unica domande pertinente: che cosa manca per la sigla dell’accordo di coesione della Regione Campania?». Secondo De Luca «si continua a non dire cosa manca nel merito per la sigla dell’accordo, a un anno dall’assegnazione alla Regione dei fondi di sua competenza, il 3 agosto di un anno fa». E ciò, «nonostante due pronunciamenti del Tar e del Consiglio di Stato; nonostante il confronto puntuale e reiterato con il Dipartimento della Coesione; nonostante l’accoglimento da parte della Regione di tutte le proposte unilateralmente avanzate dai Ministeri; nonostante l’invio, ieri, dei Cup richiesti solo il giorno prima». De Luca, che bolla la dichiarazione di Fitto come «nervosa» e con passaggi «intimidatori», osserva che il governo non è titolato «a sostituirsi nelle scelte di sviluppo e programmatiche della Regione» e invita il ministro a «non perdere il suo aplomb» e «ad avere un confronto pubblico su tutti i punti sollevati, e spiegare dettagliatamente a tutti, il vero e proprio calvario cui la Regione è sottoposta da mesi. Che cosa impedisce di avere, in tempi immediati, questo confronto pubblico che da mesi sollecito?».

 

 

fonte: IL ROMA

Be the first to comment on "Meloni questa mattina a Napoli: c’è la firma per l’accordo su Bagnoli"

Leave a comment