Nella sede genovese di Fincantieri, la tradizionale cerimonia di varo del terzo Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA), Nave Montecuccoli
di Salvatore D’Olivo
Il 13 marzo, presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (GE), si è svolta la cerimonia di varo del terzo Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA), intitolato al generale, politico e scrittore Raimondo Montecuccoli.
All’evento, svoltosi in forma ridotta nel rispetto delle misure anti contagio Covid, hanno partecipato, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatore Stefania Pucciarelli, il Comandante logistico della Marina Militare (MARICOMLOG), ammiraglio di squadra Eduardo Serra, il Direttore degli armamenti navali (NAVARM), ammiraglio ispettore capo Massimo Guma, il Comandante del Centro allestimento nuove costruzioni navali (MARINALLES), capitano di vascello Gennaro Falcone e i rappresentanti di Fincantieri.
La madrina della nave è stata la Sig.ra Anna Maria Pugliese, figlia della Medaglia d’oro al Valor Militare, ammiraglio di squadra Stefano Pugliese che, nel corso della cerimonia, è stata accompagnata dal comandante designato della nave, il capitano di fregata Daniele Cantù.
L’Unità, terza della classe Thaon di Revel, inizierà la sua “vita operativa” nel 2023 dopo un’ulteriore periodo d’allestimento e preparazione dell’equipaggio che si completerà nello stabilimento spezzino Fincantieri del Muggiano (SP), sotto la supervisione del Centro allestimento nuove costruzioni navali.
Nave Montecuccoli, il cui motto assegnato è “Centum Oculi” (Cento occhi) è la terza di sette Unità di concezione innovativa, progettate per sorvegliare e controllare gli spazi marittimi d’interesse nazionale, vigilare sulle attività marittime ed economiche, concorrere alla salvaguardia dell’ambiente marino, supportare operazioni di soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali e per concorrere alla scorta di gruppi navali, navi maggiori e mercantili; con una lunghezza di 143 metri e un dislocamento di 6000 tonnellate, la nave rientra nel piano di rinnovamento delle linee operative della Squadra Navale avviato nel maggio 2015 (c.d. “Nuova Legge Navale”).
Con questi nuovi pattugliatori, viene superato il concetto di suddivisione della flotta in varie classi di Unità navali: è stata infatti ideata una piattaforma dalle spiccate capacità adattive, grazie alle dimensioni ed alle caratteristiche costruttive, che permettono di assumere diverse configurazioni d’impiego, scegliendo l’implementazione dell’allestimento modulare in base al profilo di missione assegnato.
Queste navi avranno la possibilità d’imbarcare equipaggiamenti vari e container per supporto alla popolazione civile in caso di calamità naturali, imbarcazioni tipo RHIB (rigid hull inflatable boat) e mezzi non pilotati.
La loro plancia è caratterizzata da un innovativo sistema denominato “cockpit navale” che consentirà per la prima volta la gestione integrata delle operazioni di condotta della navigazione e gestione del sistema di combattimento, con un numero ridotto di operatori, grazie anche all’impiego di tecnologie avanzate ed elevata automazione.
I PPA rappresentano una tipologia di navi di concezione innovativa con requisiti di versatilità strategica, flessibilità d’impiego, proiettabilità e integrazione di capacità che concretizzano l’idea d’impiego duale degli armamenti di nuova generazione. Queste piattaforme saranno in grado di produrre energia elettrica ed acqua potabile in quantità tali da supportare una piccola cittadina (circa 6.000 abitanti) colpita da calamità, più in dettaglio, saranno caratterizzate da ampi spazi dedicati all’imbarco di materiali e impianti shelterizzati, che amplieranno ulteriormente la capacità ospedaliera, di trasporto di aiuti umanitari e d’imbarco di sistemi specifici per operazioni antinquinamento.
fonte: Marina Militare
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