Il primo velivolo americano di V generazione è appontato, dando inizio alla fase calda della certificazione in sinergia con il team statunitense
Oceano Atlantico – Partita il 28 febbraio dalla base della Seconda Flotta della US Navy a Norfolk, nave Cavour ha iniziato la fase “calda” della campagna “Ready for Operations”. Il primo appontaggio di un velivolo F-35B del Corpo degli US Marines sul ponte della portaerei della Marina Militare, rappresenta un passaggio fondamentale nel lungo e complesso processo di certificazione all’impiego dei nuovi velivoli.
Partita il 28 febbraio dalla base della Seconda Flotta della US Navy a Norfolk, nave Cavour ha iniziato la fase “calda” della campagna “Ready for Operations”. Il primo appontaggio di un velivolo F-35B del Corpo degli US Marines sul ponte della portaerei della Marina Militare, rappresenta un passaggio fondamentale nel lungo e complesso processo di certificazione all’impiego dei nuovi velivoli.
Il completamento della fase delle prove in mare “Sea Trials”, che si protrarranno in Oceano Atlantico per circa quattro settimane, permetterà all’ammiraglia della Squadra Navale di testare il ponte di volo e verificare gli impatti con il velivolo di quinta generazione nei momenti topici di decollo e appontaggio in diverse condizioni di assetto ed in relazione a diversi fattori quali i venti e lo stato del mare, per arrivare alla certificazione finale di “Ready for Operations”.
«È un risultato notevole per tutti noi, oggi, vedere il caccia di quinta generazione della US Marine sul nostro ponte di volo – ha detto il comandante della portaerei Cavour, capitano di vascello Giancarlo Ciappina – Questo rappresenta, infatti, un successo eccezionale ma, allo stesso tempo, una nuova sfida per il futuro dell’Aviazione Navale Italiana e della Marina Militare. Tutto l’equipaggio è molto orgoglioso di lavorare a stretto contatto con l’ITF, il team di collaudo dell’F-35 Joint Program Office durante queste prove in mare, e siamo molto ben preparati a svolgere il duro lavoro per dotare la portaerei Cavour e la Marina Militare del sistema d’arma di quinta generazione Joint Strike Fighter».
Durante la sosta a Norfolk prima delle prove in mare, ai 580 membri di equipaggio della portaerei si è aggiunto il personale italiano addestrato nella base dei Marines a Beaufort ad operare sul velivolo, nonché il personale statunitense del team Integrated Test Force (ITF), fondamentale nella fase di integrazione.
«Il nostro team si è addestrato a lungo per prepararsi a questo giorno, e sono stato onorato di far appontare il primo jet a bordo di nave Cavour”, ha detto uno dei tre piloti collaudatori dell’F-35B del corpo degli US Marines, Maggiore Brad Leeman, della Naval Air Warfare Center Aircraft Division (NAWCAD) Air Test and Evaluation Squadron Two Three (VX-23) alla Naval Air Station di Patuxent River e ufficiale responsabile del team di test ITF. “L’ITF gioca un ruolo chiave nel raggiungimento della certificazione. Tutto il nostro duro lavoro di pianificazione e formazione garantirà il successo delle prove in mare», ha detto Leeman. Dopo aver accertato la compatibilità tra l’F-35B e la portaerei Cavour verrà dichiarata la “Ready for Operations”, per avviare le attività che porteranno al conseguimento, entro il 2024, della “Initial Operational Capability” (IOC). L’iter sarà completo con l’acquisizione della “Final Operational Capability” dopo la consegna dell’ultimo velivolo previsto dal programma.
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