In commissione Bilancio, il ministro ha risposto alle domande delle opposizioni che da giorni chiedono chiarimenti sul Mes e sul Patto di Stabilità
di Redazione
ROMA – Alla Camera è ripreso oggi l’esame della Manovra. In commissione Bilancio, il ministro dell’Economia Giorgetti ha risposto alle domande delle opposizioni che da giorni chiedono chiarimenti sul Mes e sul Patto di Stabilità. Su questo ultimo punto, Giorgetti ha spiegato che “non c’è stato nessun fallo di reazione per il patto, ma la presa d’atto per quanto riguarda l’Unione bancaria, il mercato dei capitali, l’assicurazione sui conti correnti, che purtroppo in Europa di passi avanti non se ne fanno. Lo dico perché abbiamo sempre ragionato in una logica di pacchetto”. Al deputato di Italia viva Luigi Marattin che gli chiede della telefonata tra Borghi e Meloni in cui si è deciso di stoppare il Mes, il ministro risponde: “Non lo so, cerco di non leggere i giornali”. Sempre sul patto, Giorgetti ha spiegato che “non sono previste manovre diverse o aggiuntive, le previsioni che abbiamo già inserito nella Nadef sono coerenti con il nuovo patto di stabilità”.
PATTO STABILITÀ. GIORGETTI: MEGLIO UN COMPROMESSO CHE IL VECCHIO
“È un patto tra tanti Paesi, ho letto che tanti invocavano il diritto di veto da parte dell’Italia, nella valutazione obiettiva e onesta dobbiamo valutare che cosa sarebbe entrato in vigore il 1° gennaio in alternativa: il vecchio patto del Fiscal compact. Se noi guardiamo questo, abbiamo fatto un passo in avanti”. ha spiegato. “Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, abbiamo introdotto in un sistema complicato un caos totale, perché sono entrate tantissime clausole per richiesta dei 27 paesi, ognuno ci ha messo il suo, altrimenti non si sarebbe arrivati alla riforma. È un compromesso, la valutazione la faremo fra qualche tempo”. “Io sono abituato a dire la verità in ogni sede- continua il ministro- sull’intesa raggiunta in Europa non abbiamo fatto festa, io dico le cose come stanno”. E conclude: “Mi sono preso la responsabilità di questo accordo invece di mettere un veto a caso che avrebbe portato a un patto peggiore”.
GIORGETTI: PROBLEMA ITALIA È IL DEBITO, NON IL MES
Durante la sua audizione, il ministro ha affrontato anche l’argomento Mes: “Dovete capire che il Mes non è la soluzione dei nostri problemi, la soluzione è il debito. Se l’Italia lo avesse ratificato avrei fatto bella figura”, ha detto. “Se non teniamo sotto controllo il debito questo paese non ce la può fare- continua- come direbbe qualche vecchio marxista va avanti solo premiando le rendite e non il lavoro”. Secondo Giorgetti, “dobbiamo uscire dalla visione psichedelica degli ultimi anni, quando abbiamo pensato che gli scostamenti e il debito si potessero fare senza tornare a un sistema di regole. Il problema non è l’austerità, è la disciplina di difendere decisioni anche se sono impopolari”. E ancora: “Non ho mai detto che l’Italia avrebbe ratificato il Mes”.
SUPERBONUS. GIORGETTI: DATI PEGGIORI, FARÒ PROPOSTA LIMITE AL CDM
Sul Superbonus, Giorgetti ha spiegato che “Io ho i dati degli ultimi mesi sul Superbonus, vanno peggio rispetto a quelli della Nadef in termini di finanza pubblica. Poi il parlamento deciderà, in cuor mio so il limite che posso fare e che proporrò al Cdm, perché questa è la realtà dei numeri”.
MANOVRA. GIORGETTI: NON SCANDALOSO CHE FSC REGIONI CONTRIBUISCA AL PONTE
“Il ponte era nel testo originario, è stata modificata la spalmatura dei finanziamenti negli anni, non credo sia scandaloso che il fondo per lo sviluppo e la coesione di alcune regioni contribuisca all’opera”, ha spiegato il ministro.
fonte: Agenzia DIRE www.dire.it
Be the first to comment on "Manovra, Giorgetti alla Camera: “Il problema dell’Italia è il debito, non il Mes”"