Si svolgerà dal 29 giugno al 1° luglio l’appuntamento internazionale organizzato dall’Università del Sacro Cuore di Milano, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, e dall’Instituto de Estudios Eclesiásticos P. Félix Varela, che fa parte dell’Arcidiocesi di L’Avana, istituito dalla Santa Sede nel 2013. Il professor D’Anna: “Porre al centro la trascendenza è la via per costruire un’educazione alle nuove tecnologie rispettosa dell’unicità irriducibile di ogni essere umano”
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
È solo il primo di un progetto più vasto l’appuntamento che si terrà dal 29 giugno al 1° luglio a Cuba dal titolo “L’uomo tra nuove e tecnologie e trascendenza. Per un umanesimo 4.0”. È frutto dell’incontro che si è svolto all’inizio dell’estate dello scorso anno a L’Avana tra Giuseppe D’Anna, ordinario di storia della Filosofia e direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e il presidente dell’Istituto P. Félix Varela, Yasmany Ibaldo Pérez Marañón. Nasce così, anche grazie al fondamentale supporto del rettore della Cattolica, Franco Anelli, una collaborazione internazionale con l’unico istituto cattolico a Cuba che conferisce titoli con l’autorità della Santa Sede.
L’uomo, aperto agli e all’Altro
La ricerca scientifica di ambito filosofico-umanistico e la formazione di giovani universitari sono il comune denominatore di un progetto inaugurato da questo convegno (qui il programmma), il cui centro è un’idea di sapere dal timbro umanologico fondata sul valore dell’essere umano nella sua irriducibile interezza ed unicità e nella sua costitutiva apertura alla trascendenza, agli altri e all’Altro.
Umanesimo di trascendenza
Le vie di ricerca comuni intendono avviare l’elaborazione di un nuovo umanesimo, in grado di confrontarsi, con competenza e senza pregiudizi, sia con l’innovazione tecnologica, sia con le problematiche ecologico-ambientali, che con le ormai sempre più complesse relazioni tra le persone e i popoli. In nessun caso, infatti, può venir meno la domanda di senso relativa all’esistenza e al destino dell’uomo stesso che può articolarsi legittimamente soltanto all’interno di un “umanesimo di trascendenza”. Non a a caso il convegno cubano si inserisce a pieno titolo nelle attività del progetto “Cambiamento o trasformazione? Conoscere, comunicare e trascendere nell’era digitale. Per un nuovo umanesimo” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
No ad una concezione meccanicistica della natura umana
“Il convegno internazionale che si terrà a L’Avana – spiega a Vatican News Giuseppe D’Anna – intende concentrarsi sugli effetti che i progressi delle nuove tecnologie possono produrre sull’essere umano in differenti contesti. Come ha affermato Papa Francesco, infatti, le nuove tecnologie sono un dono e possono portare frutti di bene, ma è necessario che la pervasività tecnologica di strumenti ormai potentissimi non sfoci in una concezione meccanicistica e in una pratica riduzionistica della natura umana”.
Fonte: VATICAN NEWS
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