Una telenovela che sembra creare scalpore, ma non di certo divertimento per dei cittadini che si sentono in balia delle onde, create da un vento che porta puzza nella Città della Disfida.
Se lunedì 12 giugno, durante il consiglio comunale, si cercavano di porre delle toppe agli errori commessi (approvazione del rendiconto di gestione dell’anno 2022 che fino ad allora non era ancora stata effettuata), il velo si stava per rompere quando il presidente del consiglio comunale, Marcello Lanotte (Forza Italia), non ha concesso la facoltà di parlare in consiglio ai consiglieri Basile, Calabrese e Trimigno. I tre hanno scritto al segretario generale del Comune di Barletta, Domenico Carlucci, ponendo alla Sua attenzione l’accaduto con i relativi comportamenti “arroganti” e “avulsi” del presidente dell’assise, che in modo “arbitrario e arrogante” ha privato un consigliere comunale del diritto di espressione del pensiero nell’assise.
Chi ne va a pagare? Non é certo che le cause siano quelle sopra citate, dato che “da palazzo” non sono state date spiegazioni riguardo la manovra del Sindaco Mino Cannito effettuata in data 15 giugno riguardo la revoca immediata della nomina di Assessore comunale alla Polizia Municipale, Protezione Civile, Legalità, Igiene Urbana, Verde Pubblico, decoro urbano, PNRR: infrastrutture per una mobilità sostenibile, PNRR: Rivoluzione verde-Transizione ecologica, a Elisa Anna Maria Spera, la quale era stata nominata a fine gennaio, a seguito del rimpasto di giunta, poichè diretta espressione del gruppo “Barletta al centro”, proprio composto dai consiglieri Flavio Basile, Gennaro Calabrese e Michele Trimigno.
Una storia infinita? Una telenovela di 100 puntate dal titolo “Liberiamo Barletta”? Abbiamo assistito all’ennesimo gioco delle poltrone, entrate e uscite in un progetto politico che forse “progetto” non lo si può ancora definire. Non si sa cosa accadrà nelle prossime ore, bisogna tenersi pronti ad assistere a possibili contrasti dei componenti dei vari gruppi, dal quale sono attese reazioni, l’unica cosa certa è che l’atmosfera sia in Corso Vittorio Emanuele, che in via Zanardelli, non sembra delle migliori, dato che questa volta di mezzo c’è anche la maggioranza e purtroppo i cittadini ne sono gli inermi spettatori di uno show che non era in programma nel cartello dell’estate barlettana.
Savio Rociola
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