di ROCIOLA Savio
“Soffri ma sogni” diceva Pietro Mennea, ma la sua Barletta e l’atletica si sono trovati spesso a dover soffrire senza poter sognare…
Ancora una volta lo sport, che diventa vero campanello di allarme per una città, la città natale di Mennea, dove non si riesce ad avere un punto di riferimento… Questa volta parleremo dell’atletica, che dopo anno di esodi, durante i lavori dello stadio “C.Puttilli”, primo impianto cittadino, sono tornati ad avere da qualche anno una pista in casa dove potersi allenare.
Magari anche sognando qualche gara?! La risposta è no. Solo l’anno scorso il primo impianto cittadino è riuscito ad essere palcoscenico per il Mennea Day 2022, ma quest’anno l’organizzatore della scorsa edizione, Eusebio Haliti, rinunciando a un grande evento ha detto: “Senza fondi, evento mediocre”, sottolineando la disorganizzazione comunale nel cercare fondi utili per un evento di alto calibro, i cui fondi sarebbero stati anche destinati alla sistemazione di una pista già in condizioni poco dignitose e utili a poter svolgere gare di qualsiasi livello, a maggior ragione di livello Internazionale.
L’atletica non viene ben voluta? La Freccia del Sud non vuole più essere ricordata come merita da Barletta, ma solo fuori? Risposte alle quali solo il Sindaco e l’assessore allo sport possono rispondere, a meno che la “Madonna sotto il campanile” non interverrà anche questa volta. Una cosa è certa e gli atleti barlettani lo sanno più che bene, la pista non è più in condizioni ottimali e il sogno di poter correre con un numerosissimo pubblico di casa è ancora un qualcosa che al momento dovrà fermarsi al cancello di Via Vittorio Veneto, chissà ancora per quanto.
Sogni e solo sogni… Chissà se Mennea ora sta immaginando qualcosa di bello per la sua città natale, che tempo fa decise di lasciare per andare a Roma.
Savio Rociola
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