La sigaretta elettronica aumenta (anche) il rischio di scompenso cardiaco

Un nuovo ampio studio indica che svapare può danneggiare anche il cuore e aumentare il rischio di insufficienza cardiaca del 19%. La necessità di ulteriori indagini

di Redazione Salute

Le persone che utilizzano le sigarette elettroniche hanno una probabilità significativamente maggiore di sviluppare scompenso cardiaco rispetto a coloro che non le hanno mai utilizzate. Lo afferma uno dei più grandi studi prospettici condotti fino ad oggi che ha indagato i possibili collegamenti tra svapo e insufficienza cardiaca. I risultati verranno presentati alla sessione scientifica annuale dell’American College of Cardiology.

Che cosa è lo scompenso cardiaco

L’insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco è una condizione per cui il cuore non riesce a pompare sangue in quantità sufficiente da soddisfare le esigenze dell’organismo. L’insufficienza cardiaca non si manifesta all’improvviso ma si sviluppa lentamente, spesso nell’arco di anni. In Italia soffrono di scompenso cardiaco circa un milione e mezzo di persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi ogni dieci anni (dopo i 65 anni arriva al 10%). Questa condizione cardiaca può causare sintomi debilitanti e frequenti ricoveri ospedalieri, soprattutto quando si va avanti con l’età. Le sigarette elettroniche alla nicotina o prodotti similari come vape pens forniscono nicotina sotto forma di aerosol senza combustione. Da quando sono stati introdotti sul mercato,  circa quindici anni fa, sono stati spesso sponsorizzati come un’alternativa più sicura al fumo, ma in verità sono sempre più numerose le ricerche che sottolineano i potenziali effetti negativi sulla salute, anche su quella cardiaca.

Una nuova conferma

I ricercatori del  MedStar Health di di Baltimora per procedere con lo studio hanno utilizzato  i dati provenienti da sondaggi e cartelle cliniche elettroniche  di un ampio studio nazionale sugli adulti statunitensi gestito dal National Institutes of Health (Al of Us). Sono stati esaminati i dati di oltre 175 mila partecipanti (età media 52 anni, 60,5% donne): 3242 partecipanti hanno sviluppato scompenso cardiaco entro i 45 mesi di follow up.  È emerso che chi utilizzava la sigaretta elettronica aveva il 19% in più di probabilità di andare incontro a insufficienza cardiaca rispetto a chi non aveva mai fatto uso del dispositivo. In particolare il rischio è risultato statisticamente più significativo per la tipologia di scompenso in cui il muscolo cardiaco diventa rigido e non si riempie adegiatamente di sangue tra una contrazione e l’altra (l’insufficienza cardiaca diastolica), in aumento negli ultimi decenni. I risultati sono in linea con studi precedenti condotti sugli animali, che avevano segnalato come l’uso della sigaretta elettronica possa influenzare il lavoro del cuore.  Anche altri studi sugli esseri umani hanno mostrato collegamenti tra l’uso di sigarette elettroniche e alcuni fattori di rischio associati allo sviluppo di scompenso cardiaco, senza però risultare conclusivi sulla relazione diretta tra sigaretta elettronica e insufficienza cardiaca (probabilmente per le dimensioni del campione troppo piccole e per l’organizzazione dei lavori).

Servono nuovi studi

I ricercatori hanno concluso che i risultati del nuovo studio indicano la necessità di ulteriori indagini sui potenziali impatto dello svapo sulla salute del cuore, soprattutto tenendo presente quanto le sigarette elettroniche siano diffuse tra i giovani. Non è stato possibile determinare in modo definitivo la relazione causale tra l’uso di sigarette elettroniche e l’insufficienza cardiaca tuttavia, grazie all’ampia dimensione del campione preso in considerazione e ai dati dettagliati sulle sostanze utilizzate unite alle informazioni sanitarie, fanno di questo lavoro uno fra i più completi per valutare la relazione tra svapo e scompenso cardiaco.

 

 

fonte: CORRIERE DELLA SERA

 

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