La Russia risponde per le rime alle sanzioni imposte da Joe Biden, espellendo dieci alti funzionari statunitensi ed invitando l’Ambasciatore americano, John Sullivan, a tornare in patria per “consultazioni serie e dettagliate”
I diplomatici, ora, non possono più entrare nel Paese: nella lista nera, tra gli altri, la direttrice della CIA (Avril Haines), il direttore dell’FBI (Christopher Wray), il ministro della Sicurezza interna (Alejandro Mayorkas) e quello della Giustizia (Merrick Garland).
“La situazione è complessa – dice il ministro degli Esteri russo, Lavrov – ecco perché il primo assistente per la politica estera del presidente Putin (Yury Ushakov) ha raccomandato all’Ambasciatore Sullivan di partire per Washington per condurre consultazioni”.
La Russia, manco a dirlo, nega di aver interferito nelle presidenziali per favorire Trump e di essere coinvolta negli atti di pirateria informatica perpetrata ai danni delle agenzie federali statunitensi.
Il contrattacco di Mosca fa seguito a quanto annunciato da Joe Biden, che 24 ore prima aveva decretato l’espulsione di dieci diplomatici russi dagli Stati Uniti, prendendo di mira svariate aziende e mettendo in atto una serie di misure che impediscono, di fatto, a Mosca di finaziarsi sui mercati internazionali.
fonte: euronews
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