La donna scomparsa a Madrid, continuano le ricerche in Veneto. Utilizzati cani molecolari

In questa area impervia, secondo gli investigatori americani, spagnoli ed italiani, potrebbe essere stata sepolta dal marito, David Knezevic, 36enne manager di origine serba che ora è rinchiuso in carcere

Continuano senza sosta, in Veneto, le ricerche di Ana Maria Henao Knezevic: la 40enne di origini colombiane, ma cittadina americana, scomparsa da diversi mesi dopo il suo trasferimento in Spagna.

Anche per l’intera giornata di oggi è stata confermata, tramite un’ordinanza firmata dal sindaco di Cogollo del Cengio (Vicenza), Piergildo Capovilla, la chiusura di via Olmo, più conosciuta come vecchia strada del “Costo” che conduce sull’Altopiano di Asiago, dove da ieri mattina si è concentrata l’attività degli investigatori americani, spagnoli e italiani. Sono convinti che in quest’area impervia la donna potrebbe essere stata sepolta dal marito, David Knezevic, 36enne manager di origine serba ma pure lui in possesso della nazionalità statunitense, che ora è rinchiuso in carcere. Sarebbe stato lui, infatti, a indicare all’Fbi il vicentino, in particolare la strada del Costo a Cogollo sul Cengio, per le ricerche della donna. Si tratta di un’area percorribile in auto e contraddistinta da una fitta boscaglia.

Sulle ricerche, proseguite sino alla serata di ieri, è intanto emerso un particolare interessante, ossia l’utilizzo per circa un’ora di una piccola ruspa, che è stata fatta giungere sul posto nel pomeriggio di ieri e poi dirottata in mezzo alla boscaglia. Secondo alcune indiscrezioni, ma sulla vicenda c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti, il mezzo, non senza difficoltà vista la pendenza del terreno e gli spazi molto stretti per la presenza di alberi e piante, avrebbe spostato in un’area precisa diverso materiale, costituito soprattutto da rami secchi e fogliame.

La zona è stata transennata ed è stato vietato l’ingresso a chiunque.

Ricerche di Ana Maria Henao Knezevich scomparsa a Madrid – 16 febbraio 2024

Nel 2011 un’altra donna trovata morta nella stessa area

A un paio di chilometri dall’area in cui sono concentrate le ricerche della 40enne di origini americane venne fatta luce 13 anni fa su uno dei più efferati casi di cronaca nera italiana: ad essere uccisa Lucia Manca, la 52enne bancaria, residente a Marcon (Venezia), nel luglio 2011, quando il marito, Renzo Dekleva, ne denunciò la scomparsa da casa.

L’uomo, che a quel tempo svolgeva la professione di promotore farmaceutico, venne poi condannato per omicidio e occultamento di cadavere, dopo che nell’ottobre dello stesso anno, sotto a un cavalcavia di Cogollo del Cengio, coperto da sterpaglie, venne rinvenuto il cadavere della donna. Un rinvenimento avvenuto per caso durante i lavori di pulizia dell’area verde per svolgere una marcia non competitiva.

Ad incastrare Dekleva, che nonostante la condanna si è sempre professato innocente, furono anche le sue impronte digitali trovate su un biglietto autostradale rilasciato al casello di Piovene Rocchette, dove finisce l’A31 Valdastico nord, a poca distanza dal ritrovamento dei resti della donna.

 

 

FONTE: RAI NEWS

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