Una nuova perturbazione si sta abbattendo sulla nostra penisola e ieri sulla città di Barletta, la pioggia ha caratterizzato la giornata fin dalle prime ore pomeridiane.
Purtroppo però, ogni volta che piove, la città della Disfida mostra i suoi lati più tristi, le sue numerose problematiche del manto stradale e di deflusso dell’acqua piovana. Anche in precedenti articoli è stato affrontato il tema, parlando degli allagamenti dei vari sottovia, dello sgretolarsi di alcune strade, dell’allagamento di tutta la zona Patalini prima di Imboccare la statale 16 in direzione Bari e dell’ultimo articolo nel quale è stata segnalata la problematica della zona industriale barlettana, dove non solo si evidenziava la discesa di acqua come se ci fosse una cascata, dal retro dell’impianto Timac, ma anche le pessime condizioni di Via scuro, dove il manto stradale si dimostra totalmente sgretolato, o quasi inesistente.
Tante sono le segnalazioni che, ogni volta che piove in maniera cospicua, giungono alla nostra attenzione perfino grazie ai social, dove le lamentele ogni volta provengono non solo dai cittadini, ma perfino dai turisti o dai lavoratori che ogni giorno percorrono le strade con i mezzi di ogni tipologia.
Questa volta l’articolo vuole porre la sua attenzione su un altro luogo che da diversi anni, sembra totalmente dimenticato, o che viene da molti scherzosamente denominato come “la piscina comunale, sempre nominata, ma mai stata realizzata”, cioè tutto il viale che costeggia la Lega Navale, che Google Maps riporta con la denominazione “Lungomare Turistico”, ma a quanto pare di turistico non c’è proprio nulla. Anche stavolta, come spesso accade in caso di forti precipitazioni, acqua e fango fanno scomparire il manto stradale rendendo impraticabile la strada a piedi, e creando disagi nel percorrerla con la macchina, dato che non si riesce bene a vedere dove sono presenti i dossi artificiali (lì posizionati per rallentare la velocità delle macchine) e la delimitazione che separa la strada percorribile con le auto, dalla pista ciclabile (anche se il cordolo delimitatorio era già quasi inesistente o distrutto).
Realtà che la cittadinanza affronta da anni, ma che mai vengono risolte, situazioni che creano disagi a tutte le categorie e mostrano lati di una Barletta che sembra vivere nella noncuranza, sfoggiando i suoi lati problematici perfino ai turisti che accorrono per visitare il ricco patrimonio culturale, artistico e architettonico della Città della Disfida.
Savio Rociola
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