L’esercito israeliano ha accusato Hamas di aver sparato vari razzi dalla Striscia e non aver liberato tutto le donne ostaggio. E ha ripreso le sue operazioni, con i primi raid aerei
di Redazione
Il 56º giorno del conflitto tra Israele e Hamas ha visto la fine di una tregua di sette giorni, accompagnata da un’escalation di violenza. Gli sforzi per raggiungere una pausa operativa si sono infranti questa mattina, portando al ripristino dei bombardamenti nella Striscia di Gaza. La tregua, che aveva permesso il rilascio di ostaggi da entrambe le parti, è stata bruscamente interrotta, con Hamas accusato da Tel Aviv di aver violato gli accordi.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato: “È importante capire perché la tregua è terminata. È terminata a causa di Hamas. Hamas ha violato gli impegni presi.” Blinken ha evidenziato un attacco terroristico a Gerusalemme da parte di Hamas prima della scadenza della tregua, con conseguenze tragiche che hanno coinvolto cittadini americani.
La tregua aveva visto il rilascio di 83 ostaggi israeliani e 240 prigionieri palestinesi. Tuttavia, il ritorno alla violenza ha scatenato nuovi bombardamenti con segnalazioni di morti e feriti da parte dei giornalisti palestinesi. La situazione è ulteriormente complicata dal rilascio di informazioni sul recupero dei resti di uno degli ostaggi, Ofir Tzarfati, 27 anni, rapito durante un rave nel deserto il 7 ottobre.
In un’inaspettata rivelazione, il New York Times ha pubblicato dettagli sul piano d’attacco di Hamas noto alle autorità israeliane da oltre un anno. Il piano, denominato “Muro di Gerico,” descriveva con precisione le mosse pianificate da Hamas, compreso il lancio massiccio di razzi, la neutralizzazione di torri d’avvistamento e l’infiltrazione con moto e deltaplani. Sorprendentemente, le autorità avevano sottovalutato il piano, considerandolo più un’aspirazione che una minaccia reale.
Le rivelazioni aprono interrogativi sulla valutazione delle capacità di Hamas e sollevano dubbi sull’efficacia delle contromisure adottate da Israele. Alcune segnalazioni avevano avvertito delle attività anomale lungo il confine e delle tattiche dei guerriglieri palestinesi, ma sembra che una parte dei vertici militari abbia sottovalutato la situazione.
Con il futuro della regione sospeso in una pericolosa incertezza, i leader di Hamas cercheranno di capire come Israele fosse a conoscenza dettagliata dei loro piani, mentre le autorità israeliane dovranno affrontare le implicazioni politiche e strategiche della rottura della tregua. La guerra tra Israele e Hamas continua, alimentando paure e incertezze in una regione già martoriata dalla violenza.
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