Israele ammette: “L’attacco agli operatori a Rafah è stato un errore”

Wahaj Bani Moufleh / Middle East Images / Middle East Images via AFP - Soldato israeliano a Gaza
di Cecilia Scaldaferri
AGI – Nell’inchiesta sull’uccisione di 15 operatori umanitari a Rafah il mese scorso, le forze armate israeliane hanno ammesso errori ma hanno negato che ci sia stato un “fuoco indiscriminato” contro i mezzi di soccorso e hanno sostenuto che alcune delle vittime erano militanti di Hamas.
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha denunciato il rapporto definendolo “pieno di bugie” mentre per Jonathan Whittall, capo dell’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari in Cisgiordania e Gaza, “la mancanza di una reale assunzione di responsabilità mina il diritto internazionale e rende il mondo un posto più pericoloso”.

I fatti

Le reazioni di Israele

La nuova indagine

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