Inverno record in arrivo: caldo anomalo previsto per il 2023/24 a causa di El Niño

Il fenomeno meteorologico El Niño promette di portare temperature eccezionalmente alte, influenzando il clima in Asia e America.

di Redazione

Dopo una stagione estiva e autunnale caratterizzata da temperature estreme, l’inverno del 2023/24 si prospetta come un periodo di caldo record, con la responsabilità attribuita a El Niño, il fenomeno meteorologico periodico noto per l’aumento delle temperature. Il ritorno di El Niño nell’Oceano Pacifico nella seconda metà di quest’anno ha attivato segnali preoccupanti.

Uno studio condotto dall’Istituto di Fisica dell’Atmosfera dell’Accademia Cinese delle Scienze, pubblicato su Advances in Atmospheric Sciences, indica che El Niño causerà la formazione di anticicloni anomali nel Pacifico Nord-occidentale. Questi anticicloni avranno un impatto significativo sul clima invernale, soprattutto in Asia orientale e Nord America.

Il climatologo Claudio Tei del Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche spiega che, sebbene gli effetti di El Niño si attenuino nel resto del mondo a causa di altri fattori, alcune regioni risentiranno degli effetti di questo fenomeno. Per l’Europa e l’Italia, Tei prevede solo lievi variazioni, con temperature leggermente più basse per il Nord Europa e una maggiore persistenza degli anticicloni. Nel complesso, l’inverno potrebbe essere leggermente più caldo della media anche in Europa e nel Mediterraneo.

Il 2023 è già entrato nella storia come l’anno più caldo di sempre, con un aumento delle temperature di 1,4 gradi sopra i livelli preindustriali. Il rapporto provvisorio sullo stato del clima dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha evidenziato eventi meteorologici estremi che hanno causato devastazione in molte parti del mondo.

Il fenomeno El Niño, combinato con il riscaldamento globale in corso, amplificherà gli effetti, secondo i ricercatori guidati da Fei Zheng. I modelli utilizzati prevedono un inverno eccezionalmente caldo nelle regioni alle latitudini medio-basse di Asia e America, con una probabilità del 95% di stabilire un nuovo record storico per la temperatura superficiale media globale durante la stagione 2023/24.

L’osservazione della temperatura media della superficie degli oceani, che ha raggiunto i 20,79 gradi, indica già una tendenza al riscaldamento. In Italia, alcune stazioni meteorologiche siciliane hanno registrato picchi di temperatura di ben 30 gradi a metà del mese di novembre, sottolineando la persistenza delle anomalie climatiche. La combinazione di El Niño e il riscaldamento globale presenta sfide e riflessioni sul futuro del nostro clima.

 

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