Alla base della separazione l’esigenza della proprietà cinese del club di tagliare i costi: l’allenatore non ha accettato di vedere ridimensionate le ambizioni della squadra
ROMA – È ufficiale la separazione tra l’Inter e il tecnico Antonio Conte. Il club nerazzurro fresco campione d’Italia ha annunciato sul proprio sito ufficiale di aver trovato l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’allenatore. Nella nota è scritto che “tutto il club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro club“.
Alla base del divorzio, dopo due stagioni in cui Conte ha conquistato uno scudetto e il secondo posto in Europa League, l’esigenza della proprietà cinese di tagliare i costi, che si tradurrà giocoforza in un ridimensionamento delle ambizioni della squadra: una prospettiva che l’ex commissario tecnico della Nazionale non ha accettato e che ha portato all’addio.
Tra le altre ipotesi che circolano, la cessione obbligata di almeno due pezzi da novanta dei giocatori più richiesti: Lukaku, Lautaro, Hakimi e Bastoni, funzionali al gioco.
Scoppia intanto il toto-allenatori; in pole Allegri e Simone Inzaghi; attenzione anche a Diego Simeone, da tempo corteggiato dalla società nerazzurra.
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