Inchiesta sulla morte del sottufficiale di Marina: indagato l’Ad di Astrazeneca

Con lui indagati anche due medici e un infermiere. Atto dovuto in vista dell’autopsia. Intanto passa a Messina l’indagine sulla morte del poliziotto di Catania

 

L’amministratore delegato di Astrazeneca Italia, Lorenzo Wittum è stato iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta sulla morte del sottoufficiale della Marina militare Stefano Paternò, avvenuta 12 ore dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid.

La Procura di Siracusa, che indaga sulla vicenda ha iscritto nel registro degli indagati anche due medici e un infermiere.

Si tratta di un atto dovuto da parte dei magistrati aretusei, che hanno disposto l’autopsia sul corpo di Paternò.

L’azienda in una nota ribadisce «piena fiducia nelle Autorita’ che stanno svolgendo le indagini e collaborera’ nell’ambito di tutti gli accertamenti necessari».

Intanto passa alla Procura di Messina l’inchiesta sulla morte di Davide Villa, il poliziotto dell’Anticrimine di Catania deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca.

Gli accertamenti urgenti sono stati avviati dai pubblici ministeri di Catania che questa mattina hanno però trasmesso il fascicolo ai colleghi di Messina, competenti perché la vittima era sposata con una giudice in servizio a Catania.

Per legge la Procura competente, visto il coinvolgimento come persona offesa di un magistrato di Catania, è infatti quella di Messina.

Villa aveva iniziato a stare male il giorno successivo all’inoculazione della dose. Le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso. Al pronto soccorso gli era stata diagnosticata una trombosi che avrebbe poi causato un’emorragia cerebrale.

L’inchiesta sul decesso, ora coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, è stata aperta su iniziativa dei pm etnei. La famiglia di Villa non ha presentato denuncia.

 

 

fonte: Cronache della Campania