Le casette sono dotate di sensori che permettono di contare il numero delle api, la temperatura ed il peso
di Mattia Cecchini
VENEZIA – Per salvare le api e gli ambienti naturali in cui questi fondamentali insetti vivono, ma oggi mai messi a repentaglio da svariate forme di inquinamento, ecco che arrivano le arnie elettroniche. Sono pensate per monitorare sia le condizioni ambientali in cui le arnie stesse vengono collocate, sia le condizioni di salute delle colonie di api. Sono “casette” dotate di sensori che permettono di contare il numero di api in entrata e in uscita, la temperatura interna ed esterna e il peso. I dati raccolti, trasmessi da una centralina in remoto, tengono così costantemente sotto controllo lo stato sanitario e l’andamento delle colonie di api. Nei prossimi giorni, grazie ad un progetto della Regione Veneto che prevede la creazione di una rete di rilevazione dati e monitoraggio del settore apistico, Veneto Agricoltura installerà in alcune località di tutte le province venete nove arnie elettroniche per raccogliere dati e informazioni che confluiranno nel nuovo Bollettino apistico regionale”.
Le prime installazioni di arnie elettroniche saranno effettuate a Vallevecchia di Caorle (Venezia) nell’azienda dimostrativa di Veneto Agricoltura. “Questa interessante iniziativa regionale si collega ad un altro progetto, questa volta europeo, che vede al centro sempre le api e gli ambienti in cui questi straordinari insetti impollinatori vivono”, dice Veneto Agricoltura: Interreg Italia-Slovenia “BeeDiversity” -a cui partecipa anche la stessa Veneto Agricoltura, oltre ad altri soggetti del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia- punta a migliorare la biodiversità tramite la gestione innovativa degli ecosistemi e il monitoraggio delle api. I dati raccolti con le arnie elettroniche contribuiranno ad implementare gli studi di “BeeDiversity” oltre appunto al Bollettino apistico regionale.
fonte: Agenzia DiRE
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