Dai 4900 posti agli 8400 della capienza definitiva del Cosimo Puttilli, , la manutenzione dei locali del PalaDisfida è in fase di completamento, il sintetico del Manzi-Chiapulin che non verrà sostituito, nuovi fondi per il centro sportivo Simeone direttamente dal PNRR e probabili 200mila euro per il tetto e le utenze del PalaMarchiselli, che hanno subito forti danni causa pioggia, che ha evidenziato di più danni e problematiche già preesistenti .
Questo è ciò che è emerso, in linea di massima, dalle dichiarazioni del primo cittadino Cosimo Cannito, che vorrebbe risolvere i problemi relativi allo sport barlettano e portare a termine una delle promesse elettorali dello scorso maggio alle amministrative, più precisamente quella legata al primo impianto cittadino.
“Non ci sono problemi per la risorse e la ristrutturazione definitiva del Puttilli. Come Comune vogliamo dare l’agibilità completa dello stadio” ha riferito il Sindaco, dopo che sono stati evidenziati tutti i criteri per il ripescaggio in Serie C, in caso di vincita dei play-off, come la presenza dei tornelli, per capienze superiori a 6500 posti; una tribuna stampa coperta, n.30 postazioni, di cui n.3 coperte, per cronisti e telecamere (mancano le prese elettriche); o altri interventi più impegnativi e corposi, come l’applicazione del piano antifumo e antincendio nei locali degli spogliatoi e le dimensioni del terreno di gioco 105×68, dato che mancano 3 metri in lunghezza per rispondere al parametro minimo, intervento che sicuramente sarà superato, con deroga, data la presenza di limiti strutturali invalicabili, data la presenza della pista di atletica.
Corsa contro il tempo quindi, nel caso in cui salga in serie C, ma sicuramente interventi che andranno comunque fatti per ottenere uno stadio agibile e usufruibile in toto per il calcio.
E gli altri sport impegnati al Puttilli? Ad esempio, giunge alta la voce del mondo dell’atletica, talvolta non molto ascoltato… Una pista “nuova” ormai rovinata, (non solo rotta in alcuni punti, ma proprio consumata) dal continuo salire di mezzi su di essa o dal lancio di fumogeni, da parte di tifoserie locali e ospiti, durante i mach calcistici; la siepe con riviera, dove l’ostacolo si è totalmente spaccato in due; il continuo allagarsi della pista in caso di pioggia, dato che il cordolo in alcuni punti è posizionato male e la presenza di canaline di scolo otturate; la non pulizia a seguito dei mach, che fa trovare bottiglie e bicchieri sparsi tra le corsie.
E nel basket, pallavolo e calcio A5 invece che aria tira? Se le squadre si impegnano alla costante ricerca di risultati (ultimo la conquista della serie C unica da parte del Barletta Basket), devono costantemente allenarsi in dei palazzetti dove è presente una illuminazione non adeguata; problemi sui tetti, che imbarcano acqua e fanno entrare la pioggia sul parquet e sugli spalti (che anche loro non versano in condizioni ottimali; e servizi, che inducono le squadre a cambiarsi nei depositi del materiale; problemi di sicurezza e videosorveglianza).
Bello parlare del Puttilli e in particolare del calcio, sicuramente è lo sport più seguito, ma anche gli altri impianti sportivi di questa città utilizzati dalle associazioni di altri sport come Basket, rugby, calcio A5, versano in condizioni non sempre adeguate, non dimentichiamocene!
Tanti impianti, tante opportunità, tante squadre, tanta volontà degli atleti… Barletta, una città che nel suo piccolo offre molto e cerca di dare molto nello sport, in tutti gli sport, anche quelli da me non citati in questo articolo, o dimenticati dalla cittadinanza in generale o da Corso Vittorio Emanuele, valorizziamo, sfruttiamo, coltiviamo, verso il prossimo trampolino di lancio sportivo, i Mondiali di Coastal rowing, che si terranno sui litorali barlettani e potrebbero essere un modo per accogliere gente e far pubblicità del nostro territorio e del nostro modo di fare sport.
Savio Rociola
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