Il “Paraticchio”, balcone con vista a sviluppo, bellezza e cultura. Quanto attendere?

di ROCIOLA Savio

Un’antichissima cinta muraria, nel 1859 le mura furono distrutte, non rimane quasi più niente, solo qualche memoria del 500′ che resiste al tempo, un piccolo pezzo al lato del castello e il “Paraticchio” come è conosciuto da tutti i barlettani. È proprio di quest’ultimo che vogliamo parlare, di quel pezzo di mura diventato uno dei punti storici più importanti, un tempo dall’importanza finanziaria e fiscale, dato che le mura delimitavano la città e quindi persone e merci dovevano necessariamente passare dalle porte della città e oggi “semplicemente” turistico-storica.

Dopo anni di incuria finalmente qualcosa da tempo si è mosso, si tenta di voler restituire una zona, tra le più belle della Città della Disfida. Il muro dell’antico fortino e della zona circostante viveva da tempo in una fase di continuo degrado strutturale, che aveva la sua influenza anche del punto di vista sociale e turistico. Tutt’oggi sono ancora in corso importanti interventi di restauro per restituire alla città e ai turisti un importante “finestra sul mare”, un vero e proprio balcone per ammirare la fine della città, la zona operativa portuale di Barletta, la vastità del litorale e del mare. Un balcone dove “tra questa Immensità s’annega il pensier mio”, per riflettere sulla storia, sulla bellezza, ma attualmente anche interrogarsi sul perchè bisogna vedere ben tre stili e interpretazioni diverse… una zona in ferro, una zona con pietre in tufo (approvate dalla soprintendenza) e infine la terza fase, quella più pericolosa e storica. Una “scelta di stile” poco stilistica…

In un’opera, dove l’approssimazione sembra essere il risultato finale, si continua ad attendere, atti che non vengono consegnati e conclusione dei lavori. non resta quindi che restare in attesa, ma sembra che il camminamento (in particolare per persone in carrozzina e passeggini) e la visuale, debbano essere oramai “rovinati”, anche ascoltando il parere di alcuni cittadini. Il “Paraticchio” sarà mai il volto di una città che sta cambiando e che faccia della storia un punto cardine per lo sviluppo turistico? La bellezza salverà il mondo?

Savio Rociola

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