I magistrati, “coccarda tricolore in udienza fino allo sciopero del 27”. Gasparri, “esordio pessimo di questo Parodi”

La decisione adottata dal Comitato direttivo centrale dell’Anm non è piaciuta a Forza Italia: “Revochino questo sciopero eversivo e lavorino di più”

di Paolo Molinari

AGI – Indossare una coccarda tricolore in tutte le udienze civili e penali da qui allo sciopero del 27 febbraio: lo ha deliberato il Comitato direttivo centrale dell’Associazione dei Magistrati nel corso della riunione di oggi: “Il Comitato direttivo centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati invita sin da ora le singole Giunte esecutive ad organizzare a livello distrettuale un’assemblea, aperta ai cittadini, in occasione della giornata di sciopero”. Il Cdc, inoltre, “invita tutti i colleghi ad indossare la coccarda tricolore durante tutte le udienze civili e penali da qui allo sciopero”. Infine, la prossima data di convocazione ordinaria sarà quella dell’8 marzo ore 10.

Inutile dire che la decisione adottata dal sindacato delle toghe, come primo effetto, ha sollevato polemiche da parte delle forze politiche che sostengono la riforma della giustizia. “L’Anm ha detto che i magistrati devono indossare una coccarda tricolore fino allo sciopero del 27 febbraio? Tre consigli allora: revochino questo sciopero eversivo”, scrive in una nota il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, “se non fosse possibile lavorino di più, per far rilevare la differenza tra lo sciopero eventuale e le giornate di lavoro, che non appaiono caratterizzate da ritmi apprezzabili e sembrano un simil-sciopero permanente; se proprio devono indossare una coccarda se la mettano rossa, così confermeranno la loro natura di avanguardia militante della sinistra politica”, conclude l’esponente di FI.

 

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