Si tratta di due uomini e di una donna, operanti nel settore della grande distribuzione, accusati in concorso, e a vario titolo, di truffa e reati tributari e fallimentari
BARLETTA – Il titolare di un supermercato è stato arrestato e portato in carcere, e altre due persone sono state raggiunte da una misura di divieto provvisorio di esercizio dell’attività imprenditoriale: è il bilancio dell’operazione “Cassetto distratto” eseguita dai militari della guardia di finanza del comando provinciale di Barletta, agli ordini del colonnello Pierluca Cassano.
Gli indagati avrebbero compensato crediti di imposta inesistenti e derivanti da lavori edili mai realizzati, abbattendo le imposte che avrebbero dovuto versare al fisco. Si tratta di due uomini e di una donna, operanti nel settore della grande distribuzione, accusati in concorso, e a vario titolo, di truffa e reati tributari e fallimentari.
Nell’ambito delle indagini, coordinate dalla procura di Trani e condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Barletta, sono stati sequestrati beni, mobili e immobili, per un valore complessivo di oltre sei milioni di euro.
L’odierna attività costituisce il seguito di un altro provvedimento di sequestro di 72.192.235 euro eseguito lo scorso mese di ottobre nei confronti di cinque soggetti e quattro società indagati a vario titolo per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato; in tale circostanza, infatti, gli indagati, grazie a raggiri nel trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate una moltitudine di comunicazioni di cessioni di credito con dati non veritieri, attestavano l’esecuzione di lavori edili di rilevante valore mai eseguiti e su immobili inesistenti, oppure appartenenti a soggetti del tutto inconsapevoli.
fonte: Gazzetta del Mezzogiorno
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