L’esercito: aperta una indagine, i media riportino solo notizie affidabili. Netanyahu: sugli ostaggi e la tregua proposte “irrealistiche”. Mercantile colpito in mare in Yemen. Gli Usa: distrutti 9 missili anti-nave e due droni Houthi
AGI – Almeno “21 persone sono state uccise” e 155 ferite a Gaza dopo che “soldati israeliani hanno aperto il fuoco su una folla in attesa di aiuti umanitari nel nord della Striscia”. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Hamas. “Le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira un gruppo di cittadini in attesa di aiuti umanitari presso una rotatoria di Gaza City. Il bilancio delle vittime trasportate all’ospedale di al-Chifa è stato rivisto a 21 morti e 155 feriti”, ha affermato il ministero, che in precedenza aveva dato notizia di 14 morti.
Il portavoce in lingua araba delle forze di difesa israeliane (Idf), Avichay Adraee, ha negato che il soldati abbiano sparato. “Le notizie secondo cui l’Idf ha preso di mira decine di abitanti di Gaza giovedì sera in un punto di distribuzione di aiuti umanitari non sono corrette”, si legge in un tweet sulla piattaforma di social media X, citato dal Times of Israel. Adraee ha aggiunto che sul presunto incidente è stata aperta una indagine e ha invitato i media a riportare solo “informazioni affidabili”.
Intanto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito “irrealistiche” le proposte di Hamas per un accordo sul rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco. Lo ha riferito il suo governo in una nota. Poco prima, il movimento islamista al potere a Gaza aveva annunciato di aver consegnato una nuova proposta “più flessibile” ai mediatori di Egitto e Qatar, con modifiche sul numero e sul ‘peso’ dei prigionieri palestinesi che verrebbero scambiati con ostaggi israeliani. Resterebbero immutate le altre richieste, tra cui “la fine della guerra, il ritorno degli sfollati nei loro luoghi di residenza (nel Nord della Striscia) e il ritiro delle forze di occupazione” dall’enclave palestinese. L’ufficio di Netanyahu ha assicurato che un aggiornamento sui negoziati di tregua sarà sottoposto oggi al gabinetto di sicurezza e al gabinetto di guerra.
Una nave mercantile ha riferito di essere stata colpita da un missile e di aver subito danni a 76 miglia nautiche a ovest di Hodeidah, nello Yemen. Lo hanno comunicato la United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO) e la societa’ di sicurezza britannica Ambrey. “La nave ha subito alcuni danni. L‘equipaggio è stato dichiarato salvo e il mercantile sta procedendo verso il prossimo porto di scalo”, ha affermato l’UKMTO in una nota. Ambrey ha inoltre riferito che la nave ha subito danni e che non vi sono stati feriti.
Gli Usa hanno annunciato di aver distrutto nove missili balistici antinave e due droni Houthi sul Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Il Comando statunitense per il Medio Oriente (Centcom) “ha distrutto nove missili balistici antinave e due droni nei territori controllati dagli Houthi che rappresentavano una minaccia imminente per la navigazione mercantile e le navi da guerra statunitensi nella regione”, si legge in un breve comunicato stampa, diffuso dopo gli attacchi missilistici dei miliziani sciiti filo-iraniani “che non hanno causato nessun danno o ferito”. Secondo l’agenzia britannica per la sicurezza marittima UKMTO, giovedì è stata segnalata un’esplosione vicino a una nave a sud-est della città portuale yemenita di Aden. L’esplosione è avvenuta “ad una certa distanza” dalla nave che “non ha subito danni”. E “l’equipaggio è sano e salvo”, ha aggiunto la stessa fonte, che non ha identificato la nave.
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