In un videomessaggio per l’Earth Day odierno, Francesco sottolinea come le crisi legate alla pandemia di Covid-19 ed all’ambiente mostrano che l’umanità si trova “al limite” ed è questo “il momento di agire”. Dal Papa l’appello all’unità ed alla resilienza e la richiesta ai leader mondiali di operare con coraggio e nella verità. Un incoraggiamento al summit sul clima, organizzato dall’amministrazione Biden, è venuto poi da un breve saluto di Francesco
Andrea De Angelis – Città del Vaticano
Non abbiamo più tempo per aspettare, lo dimostrano due catastrofi globali: il clima ed il Covid. Nel videomessaggio in lingua spagnola per l’odierna Giornata della Terra e inviato all’Earth Day live 2021 #Restore Our Earth, il Papa invita all’azione per la salvaguardia del creato. Ricordando come da una crisi non si possa uscire uguali, ma “migliori o peggiori”, Francesco fa un appello alla resilienza affinché non si intraprenda un cammino di autodistruzione, ma si operi con coraggio e unità per “creare un pianeta giusto, equo e sicuro dal punto di vista ambientale”.
Un cammino da fare insieme
In un breve messaggio di saluto, in spagnolo, al Summit dei leader mondiali sul clima, organizzato dall’amministrazione Biden, in occasione della Giornata della Terra, Papa Francesco ricorda che l’iniziativa “ci mette tutti in cammino” sia verso il vertice di Glasgow ma ancora più concretamente “per farci carico della custodia della natura , di questo dono – afferma – che abbiamo ricevuto e che dobbiamo curare, custodire e portare avanti”. Una sfida che assume un significato molto grande soprattutto in tempo di pandemia, dalla quale “o si esce migliorati o peggiorati”. “La nostra preoccupazione – conclude – è quella di vedere che l’ambiente sia più pulito, più puro e che si conservi. E prendersi cura della natura affinché essa si prenda cura di noi”.
Il rischio dell’oblio
Il videomessaggio del Santo Padre inizia con un appello a “non far cadere nell’oblio” le ormai note raccomandazioni per la tutela del pianeta. “Da tempo stiamo prendendo maggiormente coscienza che la natura merita di essere protetta, anche per il solo fatto – afferma Francesco – che le interazioni umane con la biodiversità di Dio devono avvenire con la massima attenzione e con rispetto: prendersi cura della biodiversità, prendersi cura della natura”.
L’insegnamento della pandemia
Aspetti, questi, che “con la pandemia abbiamo imparato ancora di più”. Il Papa fa riferimento anche a ciò che è accaduto quando, a causa delle eccezionali restrizioni imposte dai governi nazionali per l’emergenza sanitaria, il mondo ha mutato ritmo. “Questa pandemia ci ha pure mostrato che cosa avviene quando il mondo si ferma, fa una pausa, anche se per pochi mesi. L’impatto – sottolinea Francesco – che ciò ha sulla natura e sul cambiamento climatico, con una forza, in un modo tristemente positivo no? Cioè, reca danno”.
In tempo per agire
La situazione richiede azioni tempestive, non rimandabili. Il Papa arriva dunque al cuore del suo videomessaggio. “In sintesi, la pandemia del Covid ci ha insegnato questa interdipendenza, questo condividere il pianeta. Ed entrambe le catastrofi globali, il Covid e il clima, dimostrano che non abbiamo più tempo per aspettare. Che il tempo ci incalza e che, come ha dimostrato il Covid-19, sì abbiamo i mezzi per affrontare lo smarrimento. Abbiamo – ribadisce – i mezzi. È il momento di agire, siamo al limite”.
Dio perdona, la Terra no
Francesco ricorda dunque un antico detto spagnolo, invitando le persone ad agire insieme, spronate dall’urgenza e pronte ad intraprendere cammini nuovi, innovativi. “Dio perdona sempre, noi uomini perdoniamo di tanto in tanto, la natura – ammonisce il Papa – non perdona più. E quando s’innesca questa distruzione della natura è molto difficile frenarla. Ma siamo ancora in tempo”. Quindi l’invito ad uscire migliori dalla crisi: “Da una crisi non si esce uguali, usciamo migliori o peggiori. Questa à la sfida, e se non usciamo migliori percorriamo un cammino di autodistruzione”.
L’appello ai leader mondiali
L’umanità può, dunque, cambiare il corso degli eventi per la salvaguardia del Creato. Da qui l’appello ai leader mondiali: “Che tutti voi, e anch’io mi unisco a voi, facciate un appello a tutti i leader del mondo affinché agiscano con coraggio, operino con giustizia e dicano sempre la verità alla gente, perché la gente sappia come proteggersi dalla distruzione del pianeta, come proteggere il pianeta dalla distruzione che – conclude Papa Francesco – molto spesso noi inneschiamo”.
La Giornata della Terra
Nata nel 1970 negli Stati Uniti, l’Earth Day lancia un messaggio chiaro: vivere in un pianeta sano è un diritto di tutti gli abitanti, ma anche un dovere. Sostenibilità, contrasto ai cambiamenti climatici, conservazione della biodiversità, lotta all’inquinamento e tutela degli ecosistemi sono i pilastri di questa grande iniziativa globale, ideata 51 anni fa. Inizialmente si celebrò a livello mondiale ogni dieci anni, ma dall’edizione del 2000 divenne un evento annuale in grado di coinvolgere circa un miliardo di persone attraverso iniziative anche virtuali, sul portale earthday.org. Il tema centrale della Giornata della Terra 2021 è “Restore Our Earth”, dedicato alle iniziative che ciascuno di noi può intraprendere per ripristinare gli ecosistemi della Terra.
(ultimo aggiornamento, 22 aprile 2021, h 19.08)
fonte: Vatican News
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