Le esequie officiate dal vescovo di Padova, Claudio Cipolla. La studentessa riposerà accanto alla mamma Monica, morta nell’ottobre dello scorso anno per una grave malattia.
di Redazione
Il giorno dei funerali di Giulia Cecchettin ha avvolto Padova in un’atmosfera di tristezza e unità. La giovane studentessa di Ingegneria è stata vittima di femminicidio, e la sua comunità si è radunata in migliaia per commemorare la sua vita e esprimere solidarietà alla famiglia.
Le esequie, officiate dal vescovo di Padova, Claudio Cipolla, hanno avuto luogo nella suggestiva Basilica di Santa Giustina. Il feretro di Giulia è stato accolto da una folla commossa, mentre la sua famiglia, tra cui la sorella Elena e il fratello Davide, ha affrontato con coraggio questo momento difficile.
Oltre 8mila persone hanno riempito la piazza antistante la basilica, testimoniando il profondo impatto che la storia di Giulia ha avuto sulla città. L’ingresso nella chiesa è stato presidiato dalle forze dell’ordine, riflettendo l’importanza di commemorare Giulia in un clima di rispetto e sicurezza.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dedicato un pensiero a Giulia durante una cerimonia ufficiale al Quirinale, sottolineando l’urgente necessità di riaffermare il rispetto per la vita in tutti i contesti.
Dopo la cerimonia principale, il feretro di Giulia è stato trasportato a Saonara, in provincia di Padova, per una cerimonia più intima. Qui, la comunità locale si è stretta attorno alla famiglia Cecchettin, offrendo il proprio affetto e supporto.
Giulia Zecchin, la migliore amica di Giulia, ha letto una toccante lettura durante i funerali, aggiungendo un tocco personale alla cerimonia. Le lezioni sono state sospese all’Università di Padova in segno di rispetto per Giulia, una studentessa laureanda in ingegneria biomedica presso l’ateneo.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha chiesto un segnale corale contro la violenza di genere, invitando la comunità a indossare nastri rossi e ad esporre fiocchi rossi come segno di solidarietà.
Giulia Cecchettin, oltre a essere ricordata come una studentessa promettente, diventa simbolo di un impegno collettivo contro la violenza di genere. La comunità di Padova si unisce nel dolore, ma anche nella determinazione di creare un futuro in cui tragedie simili siano solo ricordi del passato.
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