Frosinone, arrestata con la cocaina nell’airbag: «Non ho soldi, trasporto droga per far mangiare i miei figli»

Eleonora Piras (foto Edoardo Palmesi)

Eleonora Piras, 37 anni, legata a Mikea Zaka in carcere per l’omicidio a marzo di un connazionale albanese, ha spiegato di aver accettato di fare da corriere «per andare avanti. Sono rimasta sola con due bambini»

di Aldo Simoni

La polizia la controllava da giorni. E quando ha imboccato l’autostrada, al casello di Frosinone, è entrata in azione. Eleonora Piras, 37 anni, aveva con sé, in auto, un chilo e duecento grammi di cocaina nascosto nell’airbag, e per lei sono scattate le manette.

La donna non ha fornito informazioni sui fornitori

La donna, madre di due bambini, è la compagna di Mikea Zaka, 23 anni, il giovane che ha sparato al connazionale albanese, di 27 anni, uccidendolo davanti allo Shake Bar di Frosinone. Era il marzo scorso e l’omicidio scosse il capoluogo ciociaro: la freddezza e la disinvoltura con la quale vennero esplosi quei colpi di pistola, in pieno centro e durante lo struscio, erano il segnale di come la malavita albanese si stava impadronendo del mercato dello spaccio in Ciociaria. Davanti agli inquirenti che l’hanno interrogata, la donna, assistita dall’avvocato Riccardo Masecchia, ha fatto scena muta, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Non ha indicato né chi le aveva fornito la droga, né a chi era destinata.

Permesso di due ore per far uscire la bimba piccola

Ha però fornito dichiarazioni spontanee: «Ora che Mikea è in carcere, sono rimasta sola con due bambini. E per andare avanti ho accettato di fare da corriere. Ma solo per dare da mangiare ai miei figli». La donna, disoccupata, è infatti madre di una bimba di 2 anni (avuta dalla relazione con Mikea Zaka, oggi accusato di omicidio) e di un ragazzino di 12 (avuto da una precedente storia). Il giudice, alla luce della situazione, le ha concesso gli arresti domiciliari. «Piras – spiega l’avvocato Masecchia – ha inoltre la possibilità di poter uscire due ore al giorno, con la figlia, per soddisfare le esigenze della bambina. Questo, ovviamente, per salvaguardare la salute fisica e psichica della piccola».

Il carico diretto verso la Campania

 Resta da capire chi le ha fornito la droga e a chi fosse destinata. Su questo indaga la polizia che, nel frattempo, sta chiudendo le indagini sull’omicidio dello Shake Bar. Il sequestro di cocaina conferma come la comunità albanese sia particolarmente attiva, a Frosinone, nel mercato della droga. Eleonora Piras è stata bloccata dalla polizia mentre si immetteva sull’autostrada: il carico era quindi avvenuto a Frosinone e, molto probabilmente, era diretto verso la Campania dove altre comunità di albanesi sono molto attive nello spaccio. Nel frattempo la Procura di Frosinone ha dato incarico a un perito di verificare la purezza della cocaina sequestrata e quantificare il valore dello stupefacente trasportato dentro l’airbag.

 

 

FONTE: CORRIERE ROMA

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