Finiscono con l’auto nel Po a Casalmaggiore, morti Lorena Vezzosi e Stefano Del Re: tra le ipotesi il femminicidio-suicidio

Cremona, marito e moglie si erano separati a dicembre, avevano due figli di 15 e 16 anni. Avevano litigato prima di cena. Nelle immagini delle telecamere, la vettura che si inabissa nel fiume

di Giovanni Gardani e Cesare Giuzzi
Le 3.56 di notte. Le immagini delle telecamere della polisportiva «Amici del Po» riprendono una strada di terra battuta e sassi. Una nuvola di polvere si solleva all’improvviso e una macchia nera attraversa l’obiettivo a tutta velocità. È la Nissan di Stefano Del Re, 55 anni. Ma quella è una strada troppo stretta per correre nel cuore della notte. Il suv sbanda, colpisce uno degli ancoraggi dell’imbarcadero e vola nelle acque del Po. I filmati sono in bianco e nero, ma nitidi. Si vede la Nissan affondare per metà, scivolare sotto alla passerella e ricomparire con l’uomo alla guida che tenta disperatamente di allungare un braccio fuori dal finestrino e aggrapparsi alla sagoma di un motoscafo attraccato. Ci riesce solo per qualche secondo.
È in quel momento che si accende la luce nell’abitacolo, forse l’estremo tentativo di Del Re di attirare l’attenzione di qualcuno. Poi la corrente del Grande fiume trascina via il Suv che si gira su un fianco e affonda senza lasciare scampo. Ma la luce svela che al suo fianco, sul sedile del passeggero che sembra reclinato, come quando qualcuno sta riposando in auto, c’è il corpo inerme dell’ex moglie Lorena Vezzosi, 53 anni. Erano tutti e due originari della zona di Casalmaggiore, ma da sei anni si erano trasferiti a 200 chilometri di distanza in provincia di Rimini, a Santarcangelo di Romagna. Avevano due figli di 15 e 16 anni. Si erano separati a dicembre. Lei aveva continuato a vivere nella casa di famiglia con i figli, lui — operatore socio sanitario in una Rsa — si era trasferito in un residence. Tra i due i rapporti erano buoni. Ma si dice che fossero tornati ad essere conflittuali negli ultimi giorni.
Morti Lorena Vezzosi e Stefano Del Re, l’auto nel Po a Casalmaggiore: tra le ipotesi del giallo il femminicidio-suicidio

Giovedì sera si sarebbero allontanati da casa dopo un litigio per andare a cena, anche per chiarire alcune «situazioni». Un dettaglio che, dopo la prima ipotesi di un incidente stradale, ha fatto maturare negli inquirenti la convinzione che ci possa essere dell’altro. Le indagini, coordinate dalla procura di Cremona e affidate ai carabinieri, sono davanti a un bivio. Ma prima di sbilanciarsi sull’ipotesi di un femminicidio seguito da un suicidio, gli inquirenti aspettano l’esito dell’autopsia che sarà svolta lunedì.
Il primo esame del medico legale a Casalmaggiore ha evidenziato una lesione alle gambe di Lorena Vezzosi, ma poco altro. Per questo si parla di una morte per annegamento. Ma le molte stranezze di questa storia hanno convinto la procura ad approfondire. Anche verificando attraverso gli esami tossicologici che la donna non fosse stordita da qualche sostanza. Perché l’assenza di qualsiasi reazione mostrata dai video lascia molti dubbi. Quando l’auto è stata ripescata dai vigili del fuoco — alle sette del mattino — i due corpi erano ancora legati dalle cinture di sicurezza.

Ieri i carabinieri hanno perquisito l’appartamento della donna in via Terranova, a Santarcangelo. Dentro non sarebbero emersi segni evidenti di una lite o di un’aggressione. La casa però è sotto sequestro. Sulle scale gli esperti della Scientifica hanno isolato alcune tracce rosse, simili a sangue. Ma potrebbero non c’entrare niente con tutta questa storia.

 

FONTE: CORRIERE MILANO

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