Europa League, l’Atalanta spreca l’occasione e si fa rimontare da uno Sturm in dieci: 2-2 a Graz

Luis Muriel ha segnato due gol

Nerazzurri avanti 2-1 con uomo in più fino a dieci minuti dalla fine, poi sciocco rigore di Kolasinac e lo Sturm impatta: Dea comunque in testa

di MANUEL MINGUZZI

Poteva essere l’ipoteca sul girone, invece l’Atalanta spreca l’occasione a Graz. Dopo una bella partita con rimonta, sotto all’inizio a casus della rete di Prass, la Dea ha recuperato co una doppietta di Muriel, è stato un penalty di Wlodarczyk a regalare il pari allo Sturm Graz a dieci dalla fine. Sciocco il tocco di mano di Kolasinac con la squadra in superiorità numerica per l’espulsione, a inizio secondo tempo, di Hierlander. Non arriva dunque la terza vittoria di fila, ma l’Atalanta è ancora in testa al girone con 7 punti grazie anche al pari dello Sporting a Rakow.

Sotto subito, poi ci pensa Muriel

Gasperini cambia qualcosa e lancia Muriel in attacco a fare coppia con Lookman, alle loro spalle Koopmeiners. Gli austriaci con Kiteishvili in trequarti a supporto di Jatta e Sarkaria. Confermate le sensazioni della vigilia di Gasp con uno Sturm subito aggressivo e con l’intenzione di fare la partita, ma l’Atalanta non è da meno e gli spazi in campo non ci sono. L’inizio di partita è sporcato dai rispettivi pressing e, di conseguenza, le manovre ne risentono. Basta poco, però, per aprire la scatola del match. Al primo vero sussulto passano gli austriaci. Al 13’ Kiteishvili si incunea tra le linee, eludendo la pressione nerazzurra, così Prass può scaricare il destro dal limite su cui Toloi mette il piede scavalcando Musso: 1-0 e beffa immediata. L’Atalanta prova subito a reagire sfruttando la gamba di Zappacosta in fascia e di Lookman in zona centrale, ma le due potenziali occasioni della Dea sono sventate dalla difesa, soprattutto quella dell’attaccante che non trova l’attimo giusto per concludere a rete. Sale di colpi la squadra di Gasperini che inizia a prendere in mano il gioco e le redini della partita, ma in fase difensiva ci sono dei rischi: al 23’ fuga a sinistra del solito Kiteishvili che pesca la testa di Stankovic, stavolta Musso ha il colpo di reni giusto. La Dea attacca ma si sbilancia e rischia di perdere equilibrio, tuttavia col passare dei minuti la manovra si fa più fluida e interessante, così arrivano anche le occasioni. Sponda di Djimsiti per Lookman, ma il muro difensivo respinge sul più bello. E’ comunque Lookman l’uomo in più dell’Atalanta in questo avvio, dalle sue sgroppate nasce sempre qualcosa per spaccare le linee avversarie. Al 32’ buco difensivo dello Sturm su verticale per Muriel che cincischia e serve male l’accorrente Koopmeiners. Poteva essere una grande occasione, tuttavia il colombiano è bravo a riscattarsi due minuti più tardi. Dopo tanti tentativi arriva il meritato pari. Stavolta Muriel si fa trovare splendidamente tra le linee, resiste ad un contatto e poi infila il piatto destro nell’angolino basso: 1-1 al 34’. Lo Sturm non si abbatte e trova immediatamente una chance. Su un lancio lungo c’è l’uscita di piede di Musso ma Kiteishvili capisce tutto e ci mette la testa da quasi centrocampo: eurogol, per fortuna, solo sfiorato. Altro episodio chiave nel finale di tempo. In pieno recupero Koopmeiners lancia in profondità Zappacosta, sinistro a giro che Stankovic devia con il braccio largo. L’arbitro di campo non ravvisa irregolarità ma il Var interviene e consiglia l’on field review: rigore. Muriel freddamente trasforma per l’1-2 nonostante Hierlander, scorrettamente, avesse cercato di rovinare la zona del dischetto durante la revisione al monitor. L’Atalanta va al riposo in vantaggio e con merito.

Rigore a dieci dalla fine…

Sbanda subito a inizio ripresa la retroguardia dello Sturm Graz, è sempre Lookman a spaccare in due la squadra austriaca e a servire Muriel che di sinistro impegna Scherpen, costretto a parare di piede. Gli austriaci poco dopo rimangono anche in dieci. Proprio Hierlander, ammonito in occasione del rigore per aver cercato di sabotare il dischetto, si becca il secondo giallo per una leggera trattenuta su Ruggeri a ottanta metri dalla porta. Decisione forse severa. Partita in teoria in discesa per la Dea che si mette a gestire palla con lo Sturm ad attendere con un uomo in meno, ma appena gli avversari mettono fuori al testa i nerazzurri hanno abbondanti praterie in ripartenza con la velocità di Muriel e del solito Lookman. Girandola di cambi per Gasperini che sceglie Scamacca, De Ketelaere e Hateboer, mentre lo Sturm inserisce Wlodarczyk, una punta, Javi Serrano e Lavalée. La Dea non mostra problemi a gestire la partita, la squadra di Gasp controlla pallone e ritmo, rallentando quando c’è da rallentare e accelerando quando si presentano spazi da sfruttare. Hateboer con un destro defilato non trova il tris, segno di una Atalanta ancora in controllo. C’è anche una punizione di Scamacca dai venti metri, palla che sfida di poco a lato, ma incredibilmente, sul ribaltamento di fronte, Boving parte in contropiede e Hateboer deve salvare davanti a Musso. E’ un avviso. Ancora cambi, Horvat da una parte, Bakker dall’altra. Sembra filare tutto liscio e invece l’Atalanta si fa male da sola, perché su una finta di Horvat, probabilmente innocua, Kolasinac interviene con un braccio in area. Serve anche qui l’on field review per certificare che il tocco sia dentro ai sedici metri: rigore. Wlodarczyk trasforma il pari al minuto 80. Doccia fredda per gli ospiti che vedono scivolare via una grande opportunità. L’occasionissima per rivincerla la crea invece Ederson che smarca Scamacca ma il destro, col corpo sbilanciato, è alle stelle. La Dea prova ad assaltare nel finale ma perde di lucidità e c’è imprecisione diffusa, così lo Sturm porta a casa un prezioso pareggio che tiene aperto un girone che ora vede l’Atalanta in testa con 7 punti, mentre Sporting, pareggio a Rakow, e Sturm sono a 4.

 

Fonte: QUOTIDIANOSPORTIVO

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