Daniele Greco, 25 anni, aveva tre mesi quando sua madre Maria Monteduro venne uccisa mentre era in servizio alla guardia medica di Castrignano del Capo
«L’ultimo ringraziamento va al mio angelo, la persona alla quale dedico questo traguardo ma non solo. Dedico tutta la mia vita, tutto me stesso, ogni singolo respiro fatto in questi 25 anni». È la dedica della sua laurea specialistica in Economia e Finanza, conseguita col massimo dei voti alla Luiss di Roma, con cui Daniele Greco ha reso omaggio alla madre, Maria Monteduro, uccisa brutalmente quando lui aveva solo tre mesi.
Chi era Maria Monteduro
La donna – ricordata da tutti con affetto per la sua cultura, determinazione e passione – era medico e assessore ai servizi sociali di Gagliano del Capo, in provincia di Lecce: fu assassinata con un punteruolo all’età di 40 anni, nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1999, mentre prestava servizio presso la guardia medica. Il suo corpo fu ritrovato in una campagna a Castrignano del Capo. L’assassino, un tossicodipendente, fu condannato a 30 anni di carcere, dove morì suicida dieci anni fa.
La vita di Daniele tra studio e lavoro in Lussemburgo
Cresciuto senza il conforto materno, il ragazzo, oggi 25enne, ha trasformato questa tragedia in forza per costruirsi un futuro brillante. Dopo la laurea triennale in Economia all’Università di Perugia, ha proseguito i suoi studi alla Luiss di Roma, per poi trasferirsi in Lussemburgo, dove oggi vive e lavora come consulente finanziario. E dove si impegna ogni giorno per crescere professionalmente, per onorare la memoria di sua madre.
Un esempio di straordinaria forza, quello del giovane, dove il dolore per la perdita prematura si è trasformato nella motivazione per andare avanti, prova tangibile di un legame indissolubile tra madre e figlio, che neppure la morte può spezzare.
FONTE: CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
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