Nella pomeriggio del 9 agosto, un’ombra cupa si è abbattuta su Taranto. Due giovani vite sono state spezzate in circostanze tragiche, gettando la comunità locale nello sconforto. Le dinamiche di entrambi gli eventi, ancora da chiarire del tutto, portano a ipotizzare gesti estremi.
Il primo allarme è giunto nel pomeriggio, quando un giovane di 23 anni è stato trovato senza vita ai piedi di un palazzo in Viale Magna Grecia. Da quanto si è appreso dai testimoni era vestito con pantaloncini, scarpe da ginnastica e senza maglietta. Le prime indagini sembrano propendere per un gesto volontario, con il ragazzo che si sarebbe lanciato dal settimo piano.
A distanza di poche ore, un nuovo dramma si è consumato in Via Venezia, a brevissima distanza dal primo luogo del ritrovamento. Un 19enne è stato rinvenuto privo di vita sull’asfalto. Anche in questo caso, l’ipotesi più accreditata è quella del suicidio.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due giovani. Gli inquirenti stanno lavorando senza sosta per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e comprendere i motivi che hanno spinto i due ragazzi a compiere gesti così estremi.
Al momento, non sono emersi elementi che facciano pensare a cause esterne o a collegamenti tra i due episodi. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero riservare nuovi sviluppi.
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