L’83enne si è presentato all’ospedale di Palermo qualche giorno dopo aver ricevuto la seconda dose Pfizer
E’ sempre allarme varianti Covid in Italia. Dopo la scoperta dei primi contagi legati a quella indiana, ora un nuovo caso a Palermo di variante brasiliana. Oltretutto su paziente che aveva già ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer.
L’unità di Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello, attraverso test di indagine di sequenziamento genico, ha identificato la variante brasiliana ‘P.1’ in un paziente Covid-19 che era già stato vaccinato. Ne dà notizia l’azienda Villa Sofia-Cervello di Palermo. Come da protocollo ministeriale, si è provveduto alla notifica e alla trasmissione al laboratorio regionale di riferimento. Il paziente 83enne, immunodepresso, vaccinato con Pfizer, dopo pochi giorni dalla seconda dose è arrivato al pronto soccorso del Cervello accusando “sintomatologia respiratoria e intestinale clinicamente significative”.
Una volta effettuata la diagnosi clinica e microbiologica con tampone molecolare, l’anziano di 83 anni è stato subito ricoverato in terapia intensiva respiratoria e grazie alla collaborazione di pronto soccorso, Malattie infettive, Intensiva respiratoria, Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera palermitana – hub per il Covid 19 – “è stato identificato quale paziente altamente sospetto di essere portatore di una variante genica, come appunto è stato poi verificato. In atto – si legge in una nota – il paziente è in trattamento di supporto intensivo delle funzioni vitali”. L’unità di Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera Villa Sofia – Cervello, diretta da Orazia Diquattro, ha identificato la variante brasiliana ‘P.1’ attraverso test di indagine di sequenziamento genico con tecnica Ngs.
fonte: il Giorno
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