di ROCIOLA Savio
Spalti più vuoti del solito, pioggia, silenzio… Il Bari apre così la decima giornata di serie B, in un San Nicola, avvolto nei pensieri più cupi.
Complice la pioggia, ma sicuramente l’entusiasmo, in una piazza importante come quella del capoluogo pugliese, pian piano si sta spegnendo e le condizioni meteorologiche non possono essere la scusante per uno stadio con pochi tifosi (15mila presenti). I tifosi lo hanno messo nero su bianco, 15 minuti di assenteismo e uno striscione contro la società De Laurentis, che sembra non volere più il bene di una tifoseria e città che a gran voce chiede “un presidente che ci porti in serie A“. Ieri la pioggia ha parlato, anche se il cielo, dopo con l’ingresso della tifoseria sugli spalti (post contestazione) sembrava presagire altro, e invece i timidi spiragli di sole e il goal del vantaggio con la firma di Sibilli non sono riusciti ad accendere le speranze su una squadra in totale balia di non si sa cosa.
Dalle stelle alle… L’anno scorso a qualche secondo da un desiderio e sogno, quest’anno, dopo 10 partite a pochi posti dalla zona retrocessione… 8 pareggi, una sconfitta e una sola vittoria, i numeri parlano da soli. Esordio amaro per il neo-mister Marino, che dopo essersi dichiarato “emozionato ed entusiasta”, si è trovato ad inseguire i playoff nel modo peggiore possibile, contestazione dei tifosi, infortunati al quale si aggiunge Maiello, che sarà assente a lungo e due punti persi in casa contro il Modena.
Domenica prossima si vola a Brescia, con, si spera, enormi grattacapi per la società e con consistenti problemi in mezzo al campo (chissà che non sia l’occasione giusta per convocare quell’Astrologo romano classe 2002 arrivato in estate ed ancora a digiuno di minuti). La tifoseria barese aspetta, sicuramente continua a storcere il naso, rimanendo vicino a una squadra che ne ha molto bisogno, ma il panettone quest’anno per la famiglia De Laurentis non sarà per nulla digeribile, perché Bari non scherza e ha fame di buon calcio.
Savio Rociola
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